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I parchi divertimento e “l’effetto” green pass: “Ondata di disdette e richieste di risarcimento”

Dopo l’annuncio del Governo sul green pass

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Dopo l’annuncio del Governo sul green pass, la maggior parte dei parchi divertimento sta già ricevendo disdette e richieste di risarcimento da parte dei clienti che avevano acquistato biglietti e abbonamenti per date successive al 5 agosto: dallo scorso anno, infatti, i parchi hanno attivato un meccanismo di prevendita per rispettare il contingentamento delle presenze ed evitare gli assembramenti alle casse”: è l’allarme lanciato dall’Associazione parchi permanenti italiani, aderente a Federturismo Confindustria, che ha espresso profonda sorpresa e rammarico in merito al provvedimento che impone l’obbligo di green pass per accedere ai parchi divertimento a partire dal 6 agosto.

“Il provvedimento – spiega Giuseppe Ira, presidente Associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia (Bergamo) – condivisibile nella teoria, non è attuabile nella pratica con un termine di tempo così ravvicinato. Lo Stato rischia di discriminare il 50% dei cittadini, senza peraltro avere le risorse necessarie per garantire loro l’accesso al green pass, qualora ne facessero richiesta”.

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