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Graglia: spari troppo vicini alla scuola e i bimbi si spaventano, chiamati i Carabinieri

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GRAGLIA – È stata aperta un’indagine per verificare se un cacciatore abbia rispettato o meno le distanze dagli edifici durante una battuta al cinghiale autorizzata. L’uomo rischia di essere denunciato per aver sparato troppo vicino alla scuola primaria di Valle, a Graglia.

L’episodio è avvenuto la settimana scorsa. Si sono uditi alcuni colpi d’arma da fuoco ed è stata immediatamente allertata la centrale operativa del 112. Tutto questo ha generato paura e scompiglio nel plesso scolastico, proprio mentre i giovanissimi studenti stavano facendo attività didattica all’aperto.
E’ quindi intervenuta una pattuglia dei Carabinieri forestali di Sordevolo, comandata dal maresciallo Sonia Collè. Quando ha visto le uniformi, avrebbero riferito alcuni testimoni, un cacciatore si è dato alla fuga nel bosco. Pronta la reazione dei militari che hanno rincorso, fermato e identificato l’uomo: un cacciatore di oltre 70 anni le cui generalità non sono ancora note.

I forestali hanno aperto un’indagine per verificare la distanza degli spari dall’edificio e soprattutto perché, all’alt dei carabinieri, il cacciatore sia scappato rischiando la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. L’attività venatoria era regolare, in questo periodo dell’anno e in quella zona si può cacciare, la reazione dell’uomo potrebbe far pensare all’eventualità che si sia accorto di essersi avvicinato troppo a un edificio.

«Si sono avvicinati troppo, i bambini hanno sentito gli spari, si sono spaventate anche le maestre, che li hanno fatti rientrare subito in classe – ha raccontato il sindaco di Graglia, Elena Rocchi -. Per fortuna non ci sono state altre conseguenze. Trovo che sia ancora più grave l’atteggiamento del cacciatore che ha cercato di scappare quando ha visto le forze dell’ordine. Bisogna fare attenzione a non avvicinarsi alle scuole, agli edifici in genere, ma alle scuole in particolare. Qualche violazione probabilmente c’è stata. E’ la prima volta che succede, vogliamo che un episodio simile non si verifichi mai più».

Matilde Carta

Immagine di repertorio

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