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Giovane di Cossato si arruola nella Legione straniera

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Completati gli studi in agraria a Biella, all’età di 18 anni si è arruolato nella Legione straniera senza pensarci due volte. Tahaa Ragba, originario del Marocco, residente a Cossato, oggi ha 21 anni.

«È un corpo d’élite delle forze armate francesi, che recluta stranieri in tutto il mondo – spiega -. Sono diventato militare di professione. Ho firmato un contratto per cinque anni. Attualmente mi trovo in Francia, in caserma, a Marsiglia. Siamo pronti a partire per conto del Governo francese in qualunque momento. Quando arriva la chiamata si va senza conoscere la destinazione, che può essere ovunque nel mondo. Ne faccio parte ormai da tre anni e sono caporale, reparto specializzato nel combattimento blindato, che è abbastanza pericoloso. Mi è già successo di dover entrare in azione in una missione, in Mali. Sono stato anche nel Ciad e nel Niger».

Come sei arrivato a prendere la decisione?
«Quando avevo 12 anni, il mio vicino di casa mi aveva parlato della Legione, ma pensavo fosse un falso. Ho poi controllato e tutto era vero, esiste. Posso dire che mi sono innamorato di questa possibilità e appena ho potuto, a 18 anni, mi sono arruolato. Dicevamo che non ce l’avrei fatta a lasciare il Biellese, invece ci sono riuscito».

È un mestiere che comporta dei rischi. Tahaa, ti ritieni soddisfatto?
«Sì, molto. Mi piace il mistero che c’è intorno a questo mondo che tanti non conoscono. Ho uno stipendio e diversi benefici, come la riduzione sui biglietti del treno. Mangio e dormo in caserma e posso fare molte attività nell’esercito, nel mio tempo libero».

Come si svolge il percorso di arruolamento?
«È stato difficile perché è iniziato in tempo di covid – prosegue ancora -. Ho preso con me 500 euro e per arrivare in Francia è stata un’odissea. Tutto era chiuso. Ho preso un aereo da Malpensa che mi ha portato in Ungheria e poi a Parigi. Da lì, con il treno sono arrivato a Marsiglia, a Aubagne, la città in cui c’è la caserma in cui i civili si ritrovano per il reclutamento. E niente, bussi alla porta e dici che ti vuoi arruolare. Loro ti fanno fare degli esercizi fisici per vedere se sei forte. Io li ho superati, poi mi hanno chiesto il passaporto, c’è comunque la possibilità di accedere con un’identità fittizia, e hanno voluto vedere cosa avevo nello zaino. Diciamo che già loro ti dicono cosa devi portare. Ti fanno poi fare dei test psicologici, tecnici, fisici e visite mediche.

«Si passa per una commissione in cui vogliono conoscere le motivazioni che ti spingono a entrare nella Legione, ti chiedono cosa vuoi fare. Alla fine, facendo l’appello ti comunicano se sei stato preso. A quel punto, se è andata bene, ti consegnano lo zaino e la mimetica e ti istruiscono per quattro mesi. Inizi a manipolare le armi e la radio. Ti fanno fare combattimento e cammini molto. Quando inizia la preparazione non puoi avere contatti con l’esterno, neanche con la famiglia. Se non si conosce la lingua francese, e sono in molti, te la insegnano. Io l’avevo studiata quando avevo 12 anni. Nel periodo di esercitazione ancora non sei legionario. Intanto continui a camminare ogni fine settimana: la prima marcia è lunga 8 chilometri, la seconda 16, la terza 25 e la quarta 35, con zaino in spalla da 25 chili. L’ultima marcia è di 60 chilometri, sempre con zaino, da compiere in due giorni. Se la completi, prendi il “kèpi blanc”, il tipico copricapo della Legione, e sei legionario».

Come spiega, ci sono poi ancora tre mesi di istruzione, in cui si spara, si fanno moduli di combattimento e test fisici.
«Uno di questi si chiama la “marche commando” – dice -. Sono 8 chilometri con zaino da 11 chili, casco, arma e giubbotto, da compiere in meno di 55 minuti, meno possibile, bisogna correre. Completata, vieni inviato nei diversi reggimenti, cavalleria, in cui mi trovo io, fanteria, paracadutisti o genio. Siamo stati chiamati anche per missioni di pace, per portare calma, per mettere in sicurezza le strade. Si chiama servizio “sentinella”. Abbiamo fatto convogli nel deserto, patendo caldo. Abbiamo visto persone strane con il kalashnikov, che non avrebbero potuto avere. La gente del posto invece è sempre tranquilla. Qualcuno ci dice grazie, ad altri invece la nostra presenza non piace».

Pensi di rimanere a lungo nella Legione?
«Dopo 17 anni e mezzo puoi ottenere la pensione militare – conclude Tahaa Ragba -. L’esercito, se vuoi, ti aiuta a trovare un lavoro. Ci sono dei benefit. Intanto in due settimane mi sono fatto la patente per l’auto e per il camion».
Anna Arietti
anna.arietti@gmail.com

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12 Commenti

1 Commento

  1. Ezio

    5 Ottobre 2023 at 16:56

    ormai sono anziano ma la legione straniera mi ha sempre affascinato sennò ci sarei andato.
    sono contento per lui

  2. Nick

    5 Ottobre 2023 at 17:33

    Viva la legione!
    Viva 2° REP

  3. Rocco gerbotto

    5 Ottobre 2023 at 19:41

    se sei motivato al 100×100 è un ottima occasione buona fortuna in tutto!

  4. ernesto trismegisto

    5 Ottobre 2023 at 20:58

    Ottima scelta: ha tutta la mia stima.
    E poi qui non c’è più trippa x gatti…

  5. Carmelo

    5 Ottobre 2023 at 23:36

    complimenti ragazzo giusta scelta.

  6. Pietro ramella

    6 Ottobre 2023 at 1:45

    io avevo scelto la marina militare ,mi hanno scartato perché soffro l vertigini ,alla fine ho fatto alpino come te ho preso le patenti,anche a me sarebbe piaciuto andare sono di Biella comunque io.

  7. Giorgio Tieghi

    6 Ottobre 2023 at 8:08

    onore e gloria

  8. Leo

    6 Ottobre 2023 at 8:46

    Or.ai in Italia siamo allo sbando.
    Presto a remo a che noi i barconi per il Medio oriente o per l’Albania.( Prove già fatte questa estate) per chi rimane, fame e Orchite Rotativa

  9. Quantum

    6 Ottobre 2023 at 20:41

    Certo che i risultati sia militari che politici francesi sono TRAGICOMICI con una Francia presa a schiaffi in tutta l’Africa , ed umiliata proprio nei luoghi citati dal GIOVANE SPROVVEDUTO.

  10. Dionisie

    7 Ottobre 2023 at 3:30

    l’ho posso capire quanto e orgoglioso,ho provato ben tre volte ad entrare ed avevo fallito,non e per niente facile,ed non e finita,poi o provato la quarta volta ed o superato ogni esame,solo,che,alla visita medica anno scoperto che sono allergico al veleno delle vespe,e finita lì,il caporal mi a messo una manno sulla spala e mi a deto ‘mi dispiace ragazzo non l’ho puoi fare,e sapete,non e quello che mi fa male e mi frusta dentro,ma il fato che ci riproverò ancora e ancora sapendo però,che non potro mai diventare un legioner.

  11. Renzo fantino

    7 Ottobre 2023 at 9:00

    auguri buon proseguimento e continua così

  12. Michelangelo

    8 Ottobre 2023 at 9:21

    Sei giovane e ricco di adrenalina. Non ti conosco,ma ho compreso che credi molto in ciò che fai.
    Continua la tua missione e sii sempre orgoglioso in tutto ciò che fai.
    Un giorno, molto lontano, potrai dire e raccontare ai tuoi nipoti con soddisfazione, “Sono stato un legionario”, come tanti che conosco. In bocca al lupo e che la fortuna sia sempre con te!!!!

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