Attualità
Confesercenti, rispetto all’estate scorsa i piemontesi spenderanno 70 milioni di euro in meno
Senza un rallentamento dell’inflazione la tendenza è di una perdita di 170 milioni nell’ultimo trimestre
Dopo un anno di crescita dei prezzi, per il trimestre estivo si prevede un calo della spesa dei piemontesi di 70 milioni di euro rispetto all’estate scorsa. E senza un rallentamento dell’inflazione la tendenza è di una perdita di 170 milioni nell’ultimo trimestre. A stimarlo è Confesercenti, ripreso dall’agenzia Ansa.
La quota di spesa media mensile impegnata dalle spese di casa e dalle utenze (abitazione, acqua, elettricità e gas) passa infatti dal 37,4% del 2021 al 42% dei primi sei mesi del 2022, 52,3% se si considerano anche le spese dei trasporti. L’aumento dei prezzi dell’ultimo anno si è concentrato soprattutto su beni energetici e carburanti, cui corrisponde una diminuzione di tutte le altre voci: alimentari, abbigliamento e calzature, mobili, articoli e servizi per la casa, comunicazione, ricreazione, spettacoli e cultura, servizi ricettivi e di ristorazione, e persino salute.
“Nei giorni scorsi – dice il presidente di Confesercenti di Torino e del Piemonte, Giancarlo Banchieri – avevamo lanciato l’allarme sulla diminuzione dei consumi di carne, su segnalazione dei macellai associati. Ora questi dati di carattere generale elaborati dal nostro ufficio studi dimostrano come il calo dei consumi riguardi tutti i settori. I piccoli negozi del comparto alimentare hanno registrato un -5,6% in volume delle vendite da inizio anno, mentre nell’abbigliamento neppure i saldi stanno riuscendo a raddrizzare un 2022 in forte calo (-15%). Proponiamo di utilizzare le maggiori entrate – l’Iva, prima di tutto – derivanti dall’aumento dei prezzi energetici per detassare gli incrementi salariali legati all’inflazione. Così come – conclude Banchieri – l’eliminazione temporanea dell’Iva sui beni di prima necessità”
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