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«Chiediamo solo dei bidoni singoli per evitare una discarica in cortile»

La segnalazione di uno dei condomini del palazzo Atc di via Lombardia

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«Chiediamo solo dei bidoni singoli per evitare una discarica in cortile. So che sarà una battaglia persa, ma non mi arrendo qui. Ho raccolto firme, scritto lettere alla Seab e al comune, in copia anche all’Atc, ma per ora il problema sotto casa mia non si è risolto».

E’ molto amareggiato Taha Rami – uno dei condomini del palazzo Atc in via Lombardia, 9 a Biella – che da tempo cerca di risolvere una questione che sembra non trovare soluzione. Una richiesta tanto semplice quanto all’apparenza irrealizzabile: dei bidoncini singoli e se possibile isolare l’area dove si va a conferire l’immondizia del condominio.

«Chiediamo solo dei bidoni singoli per evitare una discarica in cortile»

«Sono ormai anni che cerco di farmi ascoltare – spiega Rami -. Inizialmente mi sono rivolto all’Atc che, però, mi ha spiegato che il problema era di pertinenza del comune e di Seab. Ovviamente mi sono rivolto a loro sperando di trovare una soluzione. Anche perché nel palazzo “gemello” del nostro, sempre in via Lombardia, sono stati dati i bidoni singoli. Ho pensato ingenuamente che visto che a loro erano stati consegnati, non sarebbe stato un problema darli anche a noi. Mi sbagliavo evidentemente. Ho raccolto tutte le firme degli altri coinquilini per fare la richiesta dei contenitori singoli. Ho mandato lettere, mi sono presentato di persona sia alla Seab che in comune, ma nessuno per ora mi ha risposto».

«La situazione da tempo è insostenibile. I nostri bidoni – prosegue l’uomo -si trovano in una zona del parcheggio riservata ai condomini, ma accessibile da chiunque. E’ un’area aperta dove spesso e volentieri parcheggiano anche altre persone, ma questo è il minimo. Non c’è una recinzione, non ci sono videocamere di sorveglianza e non c’è illuminazione, insomma un luogo ideale per abbandonare i propri rifiuti. Approfittando del buio qualche incivile arriva e abbandona i suoi rifiuti. Hanno anche provato a mettere dei lucchetti, ma sono spariti nel giro di pochissimo tempo. E’ veramente una situazione insostenibile, una discarica a cielo aperto dove spesso e volentieri si vedono girare topi».

Il danno e la beffa

«Sinceramente non capisco come sia possibile che i nostri vicini abbiano avuto i bidoni singoli e a noi siano stati negati. Oltre al danno anche la beffa di ricevere delle bollette salatissime per un servizio che ci fa vivere nello sporco. La mia famiglia paga cifre astronomiche proporzionate al nostro reddito. Fortunatamente adesso lavoro anch’io, ma inizialmente vivevamo solo con lo stipendio di mio padre. L’unica risposta che ho ricevuto da Seab è stata una lettera nella quale mi spiegavano come veniva calcolata la tariffa dei rifiuti. Nessuna risposta però alle mie richieste. Mi è spiaciuto rivolgermi ai giornali, ma sono veramente anni che questa situazione si sta trascinando. Mi auguro che questo ultimo tentativo porti a qualcosa».
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