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Chiavazza: arrivata l’omologazione per il campo sportivo, tra poco si parte con le attività

Ancora senza impianto luci e spalti, ma la Lega Calcio ha concesso l’abilitazione per le partite

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“Entro la metà di novembre il progetto vedrà finalmente la sua totale realizzazione. Da quel momento devono passare circa due o tre mesi per l’omologazione del complesso, per poi arrivare entro marzo pronti per l’inaugurazione ufficiale”. C’eravamo lasciati ad ottobre con queste parole del vicesindaco Giacomo Moscarola in merito alla situazione del campo sportivo viale Venezia di Chiavazza. A cinque mesi di distanza, con fatica e pazienza, si può dire che la luce in fondo al tunnel cominci a diventare qualcosa di più reale che una semplice percezione. Il campo è finito, gli spogliatoi sono stati ultimati e la recinzione intorno alla struttura è piazzata.

Arrivata l’omologazione, si lavora per iniziare l’attività sul campo

Un progetto fortemente voluto dalla società Chiavazzese, ma anche dalla giunta Corradino, che aveva raccolto il testimone dell’ex sindaco Cavicchioli, con il bando ottenuto ai tempi della vecchia amministrazione. Anni di lavori, rinvii e speranze quasi perse: ad ottobre 2022 il quadro generale non rallegrava nemmeno i più ottimisti, con il cantiere in alto mare e sterpaglie tutto intorno al campo. La svolta è arrivata negli ultimi mesi. Un’accelerata netta nel completamento dell’opera e la buona notizia accolta quasi come una piccola sorpresa. “Con le procedure di fine lavori e il cantiere che stava per chiudersi, abbiamo pensato di richiedere l’omologazione del terreno di gioco, per trovarci pronti poi verso fine stagione a cominciare l’attività in pianta stabile. –racconta Alberto Ramella, dirigente storico della Chiavazzese –  La risposta è arrivata in tempi brevissimi, la richiesta è stata subito accettata da parte della Lega Calcio e già da inizio marzo abbiamo ottenuto la delibera per cominciare ad utilizzare il viale Venezia. Non possiamo che essere felici, ora siamo tutti pronti a rimboccarci le maniche per accorciare ancora di più i tempi. Dobbiamo svuotare gli spogliatoi, che stavamo utilizzando praticamente come magazzino, preparare le aree e rifornire gli spazi del materiale necessario”.

Per spalti e luci ci vorrà ancora un po’ di pazienza

Sospiro di sollievo un po’ per tutti, ora i prossimi passi saranno decisivi per rendere completa la piccola cattedrale del quartiere chiavazzese, a pochi metri dal torrente Cervo. “Secondo quanto deciso, il campo è a norma per ospitare match che riguardano la scuola calcio, fino ad arrivare alle gare di serie D. – spiega Ramella- Strutturalmente non siamo ancora al 100%, mancano le tribune e l’impianto di illuminazione. All’inizio ci dovremo adeguare sfruttando la luce del giorno e valorizzando quanto di buono è stato creato, ma è chiaro che l’introduzione degli spalti può diventare fondamentale per fornire credibilità e bellezza all’impianto. C’è collaborazione con Moscarola e con tutta l’amministrazione, si attendono sviluppi anche su questo punto. Inoltre, sempre ringraziando il vicesindaco, ci è stato garantito che gli arredi per gli spogliatoi verranno trasferiti direttamente dall’ex palazzetto dello sport di via Paietta, a Biella; insomma, un alleggerimento economico non da poco per realtà come la nostra. Il capitolo lampioni è invece una faccenda più spinosa e vale più o meno lo stesso discorso fatto con le tribune: un sistema luci non era stato inserito nel disegno iniziale del viale Venezia e ora trovare i fondi necessari per coprire la spesa è complicato. La sensazione è che almeno in principio ci dovremo accontentare, in futuro però è bene che si arrivi ad una soluzione efficace e definitiva>>. Visto da fuori, il campo di Chiavazza si presenta molto bene: il terreno sintetico è il biglietto da visita ideale per mantenere la qualità negli anni, gli spazi per parcheggi e le zone nelle immediate vicinanze della struttura sembrano avere le giuste metrature per non creare traffico e congestionamenti durante le gare. Da capire come e dove potranno sorgere le tribune e a chi verrà assegnata la gestione dell’area.

Campo in mano alla Chiavazzese per 180 giorni, poi si vedrà.

Conclude Ramella: “Con l’omologazione in mano, la società Chiavazzese ha  ottenuto una deroga di 180 giorni per la gestione del campo, questo ci permetterà di lavorare con serenità e programmazione per qualche mese. Dopo questo arco di tempo, ci sarà l’assegnazione definita, si apriranno scenari diversi con la speranza  di poter rimanere in pianta stabile”. Un cerchio che, dopo aver incontrato tante insidie, pare potersi chiudere a breve; un successo desiderato e importante per il rilancio dello sport locale, con uno sguardo ambizioso verso orizzonti più virtuosi.

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