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Biella: «Mia madre, invalida, è prigioniera in casa perché le è impossibile uscire con la sedia a rotelle»

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BIELLA – «Mia madre, invalida al 100%, a 91 anni è praticamente prigioniera in casa sua. Non so più a chi rivolgermi per risolvere il problema». E’ accorato l’appello di Renza Mercandino, che da tempo lotta per consentire alla madre di entrare e uscire dal condominio in cui vive in via Marconi, a Biella. Il problema, per la pensionata purtroppo insormontabile, è rappresentato dal parcheggio situato davanti al portone del palazzo, che rende impossibile posizionare la pedana necessaria per la sedia a rotelle.

«All’ingresso – spiega la donna – c’è un gradino di ben 22,5 centimetri. Per mia madre, che ha gravissimi problemi alla schiena con crolli verticali, affrontarlo per lei significa provare dolori tremendi e rischiare di farsi molto male. Con una pedana mobile rimovibile si risolverebbe facilmente la questione, ma il marciapiede in quel punto è stretto e quindi, se c’è un’auto parcheggiata davanti, la pedana non è utilizzabile». Renza Mercandino sta cercando delle soluzioni dal 2019, purtroppo senza successo.

«Prima ho parlato con l’amministratore del condominio, ma mi ha detto che in quel punto non si possono realizzare opere murarie neppure all’interno del cortile. Allora mi sono rivolta al Comune. La prima Pec è del novembre 2019. Dopo aver sollecitato un riscontro, a febbraio 2020 ho ricevuto la risposta».

Oltre a chiedere la possibilità di piazzare una pedana mobile, Mercandino ipotizzava l’istituzione di uno stallo per invalidi all’ingresso del palazzo, al posto di quello “blu”. Dal comune le viene però fatto presente che quel parcheggio è a pagamento e che quindi “per istituire un eventuale stallo invalidi, dovrebbe essere spostato in zona limitrofa, ma solo in accordo con la ditta che gestisce i parcheggi a pagamento”.

Al massimo si potrebbe disegnare uno stallo per invalidi dall’altra parte della strada, ma ovviamente non risolverebbe il problema dell’anziana donna. E la rampa al di fuori del civico? “Non è fattibile perché creerebbe pericolo e intralcio alla circolazione pedonale sul marciapiede per tutti gli altri utenti”.

Alla donna viene quindi suggerito di rivolgersi a Bi.Park, la società che gestisce le soste a pagamento in città.
«Ho provato più volte a contattare il numero che mi è stato fornito al comando della polizia locale – spiega ancora Mercandino -, ma non mi ha mai risposto nessuno. E nel frattempo mia madre continua ad essere di fatto bloccata in casa sua».

Secondo la signora biellese la soluzione sarebbe semplice e rapida: eliminare quello stallo blu e posizionarlo da un’altra parte, mettendo strisce zebrate e divieto di sosta per impedire alle auto di fermarsi lì. «Ho anche notato che proprio in fondo a via Marconi, andando verso il semaforo, ci sarebbe lo spazio per aggiungere uno o due stalli e compensare quello eliminato – spiega la donna -. Non mi sembra una cosa impossibile. Mi sento impotente e non so più a chi rivolgermi».

Intanto, come detto, la 91enne ha sostanzialmente smesso di uscire di casa: «Per farle fare i vaccini anti Covid – spiega sconsolata la figlia – siamo stati costretti a chiamare l’ambulanza, perché per lei lo scalino all’ingresso è una barriera insormontabile. In quest’ultimo anno ho visto diverse attività commerciali occupare le strisce blu con i dehors per via della pandemia. Se si trova una soluzione per loro, possibile che non si riesca a trovare per un’anziana donna malata?».

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1 Commento

1 Commento

  1. fabio

    7 Maggio 2021 at 11:09

    Senza parole , mancato senso civico , si vede il menefreghismo da parte ci chi dovrebbe tutelare il cittadino signor sindaco su a lei la parola faccia il sindaco e si metta in moto per risolvere questo semplicissimo enigma in quanto la signora ti ha già dato la soluzione ….

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