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Biella è una città sempre più monotona alla ricerca costante dei tempi passati

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici, in questi giorni roventi di luglio verrebbe spontaneo canticchiare un ritornello del tipo “ma dove vai biellezza in bicicletta”, una sorta di doveroso omaggio ad Elisa Scarlatta, ciclista e mamma di successo nonché tra le più importanti influencer sportive di tutta Italia.

“Penso che a volte bisogna riscoprirsi, fare cose nuove, essere monotoni è una noia mortale” una delle frasi più rappresentative di Elisa, nostra concittadina, che vorrei fosse scolpita a caratteri cubitali da qualche parte ben in vista a Biella, al contrario sempre più monotona, ripetitiva, alla ricerca costante dei bei tempi andati che forse tanto belli non lo sono mai stati.

“Che la città possa investire sempre di più e meglio sulle piste ciclabili” un altro dei suoi messaggi che meriterebbe di essere accolto e fatto proprio da questa amministrazione, se quest’ultima non fosse più interessata – specie in alcuni suoi esponenti di spicco – a scattarsi selfie in continuazione davanti ad ogni buca o cantiere a cielo aperto. Segno dei tempi “grami” che stiamo vivendo, dove in politica conta più l’apparire che il fare, anche a discapito di un certo senso del ridicolo che dovrebbe sempre albergare in ogni amministratore pubblico che si fregi di questa carica.

A questo proposito, ricordo quando tre anni fa il vicesindaco Moscarola e l’assessore Zappalà si misero all’opera per la rimozione delle ciclabili all’incrocio tra le vie Delleani e Fratelli Rosselli. Ora, grazie alle parole di Elisa, nuovo dietrofront per ritornare a parlare in maniera costruttiva di bici, con il gran tour Unesco. Obiettivo? Raggiungere, visitare, rendere fruibili anche i luoghi un po’ abbandonati del nostro territorio. Come si vede la coerenza non è di questa amministrazione, però chissà mai che grazie alla potenza dei social – unita al fascino della nostra Elisa – non si riesca a far fare qualcosa di nuovo e di sostenibile per la nostra città.

Sempre su questo fronte, segnalo le tante fontane pubbliche che restano aperte, con enorme spreco di acqua che di questi tempi è davvero un controsenso. Se è vero che l’acqua deve poter scorrere per consentire ai tecnici dell’Arpa di fare le loro rilevazioni, nulla vieta che a tali fontane vengano messi dei rubinetti in modo da consentire di utilizzare l’acqua solo al momento del bisogno. A volte ci vuole davvero poco… Ma non dimentichiamo che Biella, nonostante le tante defezioni delle varie associazioni sul territorio, resta città creativa Unesco…

E chi meglio di Corradino ha dimostrato all’Italia intera in questi anni di essere da un lato creativo – per ogni problema ha sempre pronta una giustificazione – e dall’altro un amministratore dalla calma serafica per cui tutto va bene e andiamo avanti così che a Biella e dintorni si vive alla stragrande. Come si vede, nonostante il gran caldo di questa estate, sono già cominciate le grandi manovre elettorali. Per sistemare finalmente la città? No, per ricandidarsi alla poltrona di Sindaco visti anche i nuovi stipendi in arrivo. Non è che il nostro buon Claudio – creativo Unesco – visto il calo di consensi della lega sta già facendo un pensierino per abbandonare la vecchia casa a favore di una nuova collocazione tutta civica? Fantasie? Forse, ma ho come l’impressione che quando serve per se stessi, la creatività non manchi mai.

Un’ultima considerazione finale: è bello vedere sindaco e vice fotografati sui social in pieno relax post pranzo all’aria fresca con una bellissima vista panoramica sullo sfondo. L’auspicio è che dopo essersi rigenerati possano trovare spunti e idee nuove per rigenerare anche la città. Sarebbe una bella vittoria di tappa – a proposito di bici – per tutti…

Luigi Apicella

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