Attualità
Biella è medaglia d’oro, ma senza Resistenza
La richiesta del consigliere El Morarajji: «Si onori il sacrificio di un’intera città»

Biella è medaglia d’oro al valor militare, ma c’è un dettaglio che manca. La motivazione che ha reso possibile questo riconoscimento, ovvero “per la Resistenza”, non appare nella carta intestata del comune.
La richiesta di aggiungerla, avanzata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Karim El Motarajji, è già respinta dal sindaco. Ma la questione torna sul tavolo del consiglio comunale grazie a un’interrogazione firmata. Obiettivo? Onorare la memoria storica e il sacrificio di chi ha lottato per la libertà.
Biella è medaglia d’oro
«Una delle prime iniziative che ho ritenuto doverose è stata chiedere al sindaco di aggiungere, nella carta intestata del comune, la motivazione della medaglia d’oro assegnata alla città. “Per la Resistenza” – spiega El Motarajji -. Si tratta di un riconoscimento conferito il 31 marzo 1980, esattamente 45 anni fa, e firmato dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. Per onorare il sacrificio della città nella lotta contro il nazifascismo. 667 caduti, 313 mutilati, un’intera comunità che ha combattuto per la libertà, salvando ebrei ed ex militari italiani e alleati dalla deportazione. Subendo rastrellamenti, sabotando la produzione nazista e contribuendo in modo determinante alla liberazione».
Il consigliere sottolinea il ruolo svolto dalla città. «Biella fu una delle prime città del Nord Italia a liberarsi autonomamente, con le proprie forze. Un fatto storico che testimonia il coraggio e la determinazione della nostra città nel difendere la libertà e la dignità umana. Quest’anno ricorre anche l’80esimo anniversario della Liberazione, un momento simbolico e storico che dovrebbe vedere Biella in prima linea nella difesa della memoria».
Il parere del sindaco
Il sindaco, a tal proposito, si è già espresso. «Dopo un mese di attesa la risposta del sindaco è arrivata: negativa. Motivazioni? Pretestuose e inaccettabili. Ha dichiarato di non voler modificare lo statuto per una semplice “variazione” della dicitura. Ma questa non è una variazione: è il riconoscimento della verità storica. La medaglia d’oro fu concessa per la Resistenza, non per altro. Omettere questa motivazione significa svuotare di significato un’onorificenza che rappresenta il sacrificio di un’intera città».
Oggi la questione approda in consiglio comunale. «Insieme ad altri consiglieri di opposizione ho presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco se, dopo averci riflettuto, intenda rimediare a questa mancanza».
La discussione odierna rimanda anche all’ormai prossimo grande evento dedicato alle penne nere. Come si legge, infatti, nel documento, «si interroga il sindaco anche per sapere se si intende realizzare, in previsione dell’Adunata degli alpini di maggio, uno striscione con la scritta “Biella città medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza accoglie gli alpini”».
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Ardmando
31 Marzo 2025 at 20:44
Il sindaco, a tal proposito, si è già espresso. «Dopo un mese di attesa la risposta del sindaco è arrivata: negativa. Motivazioni? Pretestuose e inaccettabili.
L’unica risposta possibile a chi perde tempo con tali richieste. Ovviamente da che parte arriva la richiesta? No comment…
Bruno
31 Marzo 2025 at 20:55
il sindaco e la giunta dovrebbe solo vergognarsi con tutte le persone che hanno fatto la resistenza caro Armando e sindaco Stare seduti su una poltrona senza sapere che la democrazia è nata dalla resistenza io inviterei la popolazione a rovesciare chi non la riconosce
Gigi
31 Marzo 2025 at 21:13
vergognatevi vergognatevi siete destroidi che ignorano la democrazia è nata con la resistenza
Bruno
31 Marzo 2025 at 21:21
senza la resistenza biella è un bidone che non serve a niente
Spillo
31 Marzo 2025 at 21:49
Da Biellese mi sento offeso, Bruno non so da dove arrivi, quanti anni puoi avere, ma spari dicerie offensive, a proposito, sei stato in guerra, spero almeno tu abbia fatto il militare obbligatorio e non un servizio civile.
Bruno
31 Marzo 2025 at 22:10
non ho fatto il militare ne la guerra sono contro le guerre ma negare la medaglia ha chi ha fatto la resistenza trovo l azione deplorevole molto deplorevole e come biellese io mi sento offeso
Giuseppe Torri
1 Aprile 2025 at 8:05
Ma come mai questa questione è stata sollevata da uno che non è nemmeno italiano? Ora a questa gente oltre a dar spazio alle loro moschee vogliamo dare loro modo di mettere il naso e le mani nelle nostre cose? Qui occorre alla svelta un cambio di direzione.
Bruno
1 Aprile 2025 at 14:58
scommetto che sei della lega la democrazia non ha colore ne religione se aspettassimo che qualche biellese fosse orgoglioso di aver fatto la resistenza zzzzz sonni tranquilli ma quando mai ci svegliamo basta vedere come votano
Giuseppe Torri
1 Aprile 2025 at 17:36
Onestamente e sinceramente ho riletto diverse volte il tuo commento ma non ci si capisce nulla.