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“Attacco alle Alpi”, venerdì al Lanificio Maurizio Sella la presentazione del libro

L’autore è Marco Albino Ferrari, scrittore, giornalista, direttore editoriale e responsabile delle attività culturali del CAI

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Venerdì 8 settembre alle ore 18:00 l’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella di Biella in via Corradino 6/A ospiterà la presentazione di “Attacco alle Alpi” il nuovo libro di Marco Albino Ferrari. Scrittore, giornalista, direttore editoriale e responsabile delle attività culturali del Club Alpino Italiano, Marco è una delle voci più autorevoli della cultura di montagna.

Proprio le montagne sono il cuore del suo nuovo lavoro. Perché per dare futuro alle Alpi è necessario uno sguardo nuovo, consapevole, rispettoso. Oltre gli stereotipi, che le riducono a un luogo di pura bellezza, e le contaminazioni artificiali delle infrastrutture turistiche in espansione.

Di questo e molto altro si parlerà durante la presentazione, a cura dell’associazione Amici della Biblioteca Civica di Biella e della Libreria Mondadori di Ivrea.

Il libro

Nel nostro prossimo futuro pende una minaccia sulle Alpi, se si continuerà ad attingere a vecchi stereotipi idealizzanti che riducono la montagna a luogo salvifico di pura “bellezza”, o a parco divertimenti per il turista in fuga dalle città. Come immaginare il loro futuro prossimo? Da qualche decennio a questa parte la montagna è in continua evoluzione. Con il boom economico, i giovani alpigiani avevano creduto in una vita migliore in pianura, in fabbrica. Scendere aveva significato ripudiare l’antica «società della fatica» andando incontro al posto garantito. Cosí sulle Alpi, con la progressiva assenza umana, ha trionfato un inesorabile processo di rinaturalizzazione. Intere vallate, interi villaggi sono stati abbandonati. Si registra il raddoppio di superficie boscata dal dopoguerra, sono ritornati i grandi carnivori e, in massa, gli animali selvatici. E oggi? Il pericolo reale è che tutto rimanga come adesso, che si continui a immaginare lo stesso sviluppo turistico con nuovi impianti di sci, dimentichi del riscaldamento climatico. Che si continui a cementificare, costruire impianti di risalita, progettare grandi opere inutili e grandi eventi consumatori di suolo.

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