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“Alla Vialarda vogliono solo pagamenti in contanti”

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Prenota un esame medico presso l’Azienda sanitaria, versa regolarmente il relativo ticket tramite bonifico bancario ma quando si presenta nella struttura specialistica le viene richiesto per la stessa prestazione un secondo versamento, questa volta in contanti, perchè il centro in questione – ovvero la clinica Vialarda di Biella – non riconosce altra forma di pagamento. L’episodio, che non sembra essere l’unico, ha visto come protagonista, o per meglio dire come vittima, una residente nel triverese.

Prenota un esame medico presso l’Azienda sanitaria, versa regolarmente il relativo ticket tramite bonifico bancario ma quando si presenta nella struttura specialistica le viene richiesto per la stessa prestazione un secondo versamento, questa volta in contanti, perchè il centro in questione – ovvero la clinica Vialarda di Biella – non riconosce altra forma di pagamento. L’episodio, che non sembra essere l’unico, ha visto come protagonista, o per meglio dire come vittima, una residente nel triverese.
«Nelle settimane scorse – afferma l’interessata – ho prenotato presso gli uffici Asl una Tac da eseguire il 1 marzo alla clinica Vialarda. Così come indicato dalla stessa Azienda ho scelto come forma di pagamento per i 66 euro richiesti, il bonifico bancario perchè a me più comodo. Il giorno prima della visita ricevo dalla Vialarda una telefonata con la quale vengo informata che il pagamento della prestazione sarebbe dovuta avvenire direttamente presso i loro uffici, in contanti».
Ovviamente la signora ha fatto presente di avere già provveduto tramite bonifico ma la risposta non  è stata quella che avrebbe voluto sentire: «Non c’è problema, prima della visita effettui un altro  pagamento qui, e noi le daremo un apposito modulo per richiedere il rimborso all’Asl».
Non volendo finire vittima di qualche ingranaggio burocratico perverso, con la prospettiva di pagare due volta la stessa prestazione e rivedere i propri soldi magari dopo qualche anno di attesa, la donna si è presentata in clinica per effettuare la Tac. E, nonostante le rimostranze del personale, ha preteso e ottenuto l’effettuazione della visita senza alcun ulteriore versamento.
«Le regole dell’Asl per il pagamento del ticket – afferma – sono chiare e tra queste è indicato il pagamento tramite bonifico bancario o per mezzo degli appositi punti gialli, non esiste l’obbligo del pagamento in contanti quale unica forma per saldare le prestazioni sanitarie. Se tra l’azienda e la clinica esistono dei problemi questi non devono ricadere sul cittadino. Ovviamente ho avvertito l’Asl di quanto è accaduto, per quanto ne so il mio non è stato il primo caso come peraltro mi è stato successivamente confermato dal personale che ho contattato. Mi auguro che episodi del genere non si debbano più verificare».

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