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A Chiavazza scoppia la polemica tra gli abitanti: residenti di via XXV Aprile contro quelli di via Carta

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BIELLA -A Chiavazza c’è un problema di viabilità che mette di fronte i residenti di via XXV Aprile, quelli di via Carta e l’amministrazione comunale, vale a dire l’apertura al traffico del nuovo collegamento con via Carta stessa.


Inizialmente il comune si era detto favorevole a limitare il transito ai soli mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco), suscitando così le proteste dei residenti di via Carta che chiedevano di poter utilizzare liberamente il tratto. Accolta quest’ultima l’istanza per una viabilità senza limitazioni di sorta, ora a protestare sono i residenti di via XX Aprile rimasti spiazzati dalla nuova decisione dell’assessorato alla viabilità.


Dopo la lettera di un chiavazzese che invocava l’apertura del passaggio, pubblicata di recente sul nostro giornale, è la volta di alcune famiglie di via XXV Aprile, contrarie.


«Recentemente il Comune di Biella ha ricavato al fondo del parco sito in via XXV Aprile a Chiavazza un parcheggio con una strada di accesso da via Carta, destinato agli abitanti della zona terminale di via Carta stessa – spiega il portavoce del gruppo di residenti -. Poco prima di iniziare i lavori c’è stato un sopralluogo al quale hanno partecipato gli assessori Zappalà e Gaggino, l’architetto Patergnani e alcuni abitanti di via XXV Aprile, nel corso del quale i rappresentanti del Comune hanno spiegato che lo scopo di questi lavori è di consentire l’accesso ai Vigili del Fuoco ed alle Ambulanze, ma anche di permettere agli abitanti di via Carta di transitare attraverso via XXV Aprile, per evitare le strettoie a doppio senso di marcia del tratto terminale di via Carta».


Opzione osteggiata find a subito dagli abitanti di via XXV Aprile: «Abbiamo dichiarato di essere d’accordo ad aprire un passaggio per VVFF e Ambulanze, ma non per il transito degli abitanti di via Carta, perché anche via XXV Aprile è stretta ed a doppio senso di marcia e non riuscirebbe ad accogliere un numero più elevato di vetture senza creare ingorghi. Inoltre viene utilizzata spesso da pedoni e da ospiti della casa di riposo OASI per una passeggiata e di sicuro un traffico elevato di vetture sarebbe pericoloso per loro e, in misura ancora maggiore, per i bambini che si recano al parco giochi all’inizio della via, già ora protagonisti di qualche episodio critico».
I rappresentanti del Comune avevano preso atto di queste dichiarazioni e si erano impegnati a mantenere chiuso il transito alle vetture, stando a quanto riportato nella lettera scritta da alcuni abitanti. Ora, però, ci sarebbe stata una marcia indietro: «Ora si scopre che il Comune intende rimuovere lo sbarramento per consentire il transito alle vetture degli abitanti di via Carta, alleviando il percorso di questi ultimi, ma rendendo difficile quello di chi abita in via XXV Aprile. Volendo analizzare la situazione in termini più tecnici, si può dire che nelle due vie e relative traverse via Gioberti e via Trompeo vivono circa 150 famiglie divise in 3 gruppi simili: primo tratto via Carta e via Gioberti; secondo tratto via Carta e via Trompeo; via XXV Aprile. Se ogni famiglia possiede in media 2 vetture, si tratta di 300 vetture suddivise in 3 gruppi di circa 100 vetture.

Volendo evitare ingorghi nel passaggio delle vetture, sarebbe necessario che entrambe le vie diventassero a senso unico, ma in tal caso il flusso di vetture nel secondo tratto di via Carta ed in via XXV Aprile triplicherebbe, con forte concentrazione nelle ore di punta».


«Inoltre gli abitanti di via XXV Aprile non potrebbero più entrare dal parco – si legge ancora nella lettera -, ma sarebbero costretti a fare il giro da via Milano, dove il traffico è intenso. Un modo per alleggerire il percorso a senso unico sarebbe quello di invertire il senso di marcia di via Rosazza, così le vetture potrebbero raggiungere via XXV Aprile senza passare da via Milano, in questo caso i genitori che lasciano la macchina lungo via XXV Aprile per portare i figli a scuola dovrebbero cercare un’altra zona dove parcheggiare. Il risultato di tutto ciò sarebbe comunque la triplicazione del traffico, nell’intento di snellirlo».


«Ci sembrano argomentazioni inoppugnabili – è la conclusione – a cui dovrebbe seguire l’unica decisione di buon senso, ovvero il transito solo in casi di emergenza, evitando di stravolgere il traffico di questa zona di Chiavazza».

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