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A Camandona: opere per il risparmio energetico

Impianti fotovoltaici e parte la comunità energetica

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A Camandona: opere per il risparmio energetico

A Camandona: opere per il risparmio energetico

Il Comune di Camandona lancia il risparmio energetico. L’amministrazione ha dato il via alla progettazione dei lavori di efficientamento per contenere i costi dell’energia elettrica e del riscaldamento in molti stabili: uffici comunali, archivio storico, archivi per gli uffici, ambulatorio, sede delle associazioni Proloco, alpini ed Aib sono tutti nell’immobile del municipio.
Saranno interessati anche lo stabile in frazione Falletti, in affitto alla scuola parentale Eduterra, e l’illuminazione pubblica della piazzetta di Falletti. Un altro intervento riguarderà l’immobile di proprietà comunale in frazione Bianco adibito a bar-ristorante, centro incontro e biblioteca. Poi si interverrà nell’edificio adibito a negozio di alimentari in frazione Bianco
«I lavori consistono nella posa di impianto fotovoltaico sui tetti dei fabbricati di proprietà comunale per la spesa prevista di circa centomila euro completamente finanziata dal Ministero degli Interni – spiega il sindaco Gianpaolo Botto Steglia -. Gli interventi dovranno iniziare in parte entro il 15 maggio e per il resto entro il 15 settembre 2024. Il risparmio annuale sulla bolletta dell’energia dovrebbe aggirarsi tra i 2.500 e i 4.000 euro all’anno».

La comunità energetica

Ma non è l’unica novità: «Nell’ambito del risparmio energetico il Comune ha avviato l’iniziativa promossa da Enerbit per la costituzione di una Cer, una comunità energetica, che darà occasione di risparmio a tutti i cittadini privati che faranno richiesta di aggregarsi».
Si tratta di un’associazione tra produttori e consumatori di energia finalizzata a soddisfare il proprio fabbisogno energetico attraverso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La Cer è un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo e controllato dai componenti che lo compongono.
Possono farne parte persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale o industriale principale.

Comunità energetiche rinnovabili: Enerbit fa il punto
L’obiettivo è quello di perseguire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità per i propri associati o per le aree locali in cui opera. Nel caso di comunità energetiche rinnovabili i punti di prelievo dei consumatori e i punti di immissione degli impianti dovranno trovarsi su reti elettriche di bassa tensione collegate, alla data di creazione dell’associazione, alla medesima cabina primaria Quale è l’obiettivo da raggiungere è di arrivare a un aumento della produzione e autoconsumo all’interno della Cer, mediante la valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa. Il sistema attuale, che prevede per i soggetti già dotati di impianti fotovoltaici il meccanismo dello scambio sul posto, risulta meno competitivo rispetto alla formula dell’autoconsumo contestuale alla produzione all’interno della Cer.

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