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Cronaca

Donna minaccia il suicidio perché le sequestrano il cane, ma il giudice le dà torto

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Pluto deve restare in canile. Lo ha stabilito il tribunale del riesame di Biella respingendo la richiesta presentata dalla proprietaria dell’animale, così disperata da minacciare il suicidio. Il cane le è stato sequestrato su istanza dei vicini di casa, stufi di sentirlo abbiare per ore. In effetti, la proprietaria lo teneva di fatto segregato in casa. Pluto soffriva per questo, ed è diventato anche aggressivo.

Nel 2016 viene disposto il sequestro per maltrattamenti. Per due anni nessuno riesce ad eseguirlo in quanto la proprietaria impedisce l’accesso alla sua abitazione. Un giorno però la signora finisce in ospedale e, approfittando dell’assenza, il personale addetto recupera Pluto e lo porta al canile di Cossato.

Per la donna inizia un incubo, si dispera, minaccia il suicidio. Senza però ottenere la restituzione del cane. Alla fine prova per le vie legali, ma il giudice le dà torto. La motivazione è destinata a fare discutere: l’animale resta sotto sequestro in quanto le possibili conseguenze sulla psiche della donna non sono prevalenti rispetto a quelle che sono le condizioni del cane.

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