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Tra le righe

Se a intervistare gli scrittori sono i ragazzi

Tra le righe, la rubrica di Enrico Neiretti

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Come matura il rapporto tra i ragazzi e la parola? Come evolve, in tempi di velocità, di informazioni che scorrono rapidissime, di accelerazioni tecnologiche, l’approccio nei confronti di qualcosa che invece è in mutazione molto più lenta e meditata come la parola, soprattutto nella sua variante scritta?

E ancora, in un tempo in cui ognuno sperimenta -grazie o a causa dei social- la bellezza e la responsabilità di essere in qualche modo autore, qual è il rapporto che si può instaurare con chi invece autore lo è in veste -diciamo così- istituzionale?

Sono questi i pensieri che si muovono nella mia mente mentre seguo il primo degli incontri della serie “Meet the writer” organizzati dal Liceo del Cossatese e Vallestrona in collaborazione con la Biblioteca Civica di Cossato e la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Si tratta di un calendario di quattro conferenze in cui gli autori ospitati sono intervistati dai ragazzi della scuola.

In questo canale di comunicazione diretto, i ragazzi si mettono in relazione con la scrittrice o lo scrittore protagonista dell’incontro e portano le loro domande, i loro punti di vista, il loro sguardo in modo protagonista. E si vede bene tutto il lavoro di preparazione dell’incontro, dalla redazione delle domande alla scelta dei contributi video che impreziosiscono il dialogo con il loro carico di leggerezza e con lo “sconfinamento” in linguaggi diversi, che entrano -appunto- nell’universo “social” e che introducono l’ironia scanzonata come mezzo per leggere il reale.

Non a caso il primo di questi incontri ha avuto come protagonista l’insegnante e scrittrice Valentina Petri, autrice di libri come “Portami il diario” e “Vai al posto”, editi da Rizzoli, che raccontano in modo ironico eppure profondo la vita in aula, le dinamiche dei rapporti tra i ragazzi e la scuola, le interazioni acerbe, spesso spigolose, in perenne evoluzione che si instaurano tra questi adolescenti alla ricerca di un posto nel mondo.

L’autrice ha dialogato in modo gustoso, leggero, eppure molto attento con le due intervistatrici dando vita ad un quadro coinvolgente della vita scolastica.

Un’altra ragazza ha letto alcuni passi dei testi di Valentina Petri, accompagnando gli spettatori nelle situazioni raccontate con un linguaggio sempre ironico.

Penso che questo approccio di rendere i ragazzi protagonisti degli incontri, di dare alle loro domande, alle loro curiosità, ai loro contributi maturati spesso in itinerari paralleli rispetto ai percorsi istituzionali della scuola, abbia una rilevanza davvero importante nella creazione di quel rapporto di reciproco riconoscimento e di speculare responsabilità, che sta alla base del processo di crescita e di emancipazione che dovrebbe essere il primo obiettivo formativo della scuola.

Ho spesso la netta sensazione, come padre, come cittadino, come osservatore curioso delle dinamiche sociali, che oggi i ragazzi facciano sempre più fatica ad accettare un ruolo di uditori passivi, di utenti, di “consumatori” di offerte formative, ludiche, di intrattenimento decise e disegnate altrove, da adulti spesso molto lontani da essi come età, formazione, visione del mondo.

Quello che anima invece i ragazzi è un desiderio di partecipazione attiva, è la ricerca di un ruolo -come dicevo prima- di autori dei propri spazi, del proprio tempo, delle loro attività.

Una scuola capace di evolvere dal ruolo di ente nozionistico a soggetto capace di stimolare la creatività e l’autorialità dei ragazzi, mostra una capacità di interpretare correttamente i tempi che viviamo ed i linguaggi che di essi sono espressione.

In questo senso mi piace pensare che il titolo della rassegna, “Meet the writer”, incontra lo scrittore, possa rappresentare non soltanto l’episodico incontro con gli ospiti delle conferenze, ma possa essere anche l’auspicio dell’incontro che ogni ragazzo può fare con l’autore che sente di essere. E questo è l’augurio che mi sento di fare ad ogni studente.

Gli incontri proseguiranno nelle prossime settimane presso la Sala Eventi Giuliana Pizzaguerra a Cossato: il 22 aprile sarà la volta del giallista Davide Longo, il 6 maggio toccherà alla scrittrice Alice Basso, per concludere poi il 5 giugno con Simone Tempia, autore della pagina Facebook Vita con Lloyd, da cui sono tratti i libri “Vita con Lloyd” e “In viaggio con Lloyd” ambedue editi da Rizzoli.

E tu cosa ne pensi?

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