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Oggi un evento per il Centenario dello storico campo “Rivetti”

In campo gli Esordienti di Biellese e Novese, le rivali della sfida del 1921

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BIELLA – Il 9 ottobre del 1921, era una domenica, veniva inaugurato il campo sportivo Rivetti. Era ubicato nell’allora via Tripoli, a due passi da dove oggi c’è l’hub vaccinale della BiverBanca.

Su quel terreno la storica Biellese disputò due campionati di serie A, nella stagione 1921/1922 e 1928/1929. L’esordio del 1921 fu contro la Novese, futura campione d’Italia. Cent’anni dopo l’amministrazione comunale della Città di Biella, in collaborazione con la Biellese e la Novese, renderà onore e ricorderà questo anniversario celebrando i pionieri di un calcio che non tornerà più ma che rimane impresso sui libri di storia.

Per l’occasione oggi, sabato 9 ottobre, si svolgerà uno speciale torneo giovanile con partecipanti Biellese e Novese. E’ in scaletta anche l’esposizione di un pannello celebrativo che verrà posto in via Carso, proprio sul muro dove una volta c’era l’ingresso del campo da calcio Rivetti. Il programma prevede alle 9.30 il ritrovo allo stadio “Pozzo-La Marmora” delle squadre Esordienti (annate 2009 e 2010) di Biellese, Novese e delle ginnaste della Pietro Micca. Trasferimento dallo stadio a via Carso per l’inaugurazione con Silvio Brognara, padrino della celebrazione, alle 10.30 intervento delle autorità cittadine e inaugurazione pannello celebrativo con impressi nomi dei protagonisti, partite, fotografie. Silenzio a cura della Banda Verdi Città di Biella. Dopo il pranzo, allo stadio “Pozzo-La Marmora” si affronteranno Biellese e Novese Esordienti 2010 alle 14.30, alle 15.30 Biellese-Novese Esordienti 2009, a seguire esibizione delle ginnaste della Pietro Micca e premiazioni del “1° Trofeo Centenario Città di Biella”.

La storia racconta come domenica 9 ottobre 1921, avvenne l’inaugurazione del campo Rivetti: Biellese-Novese 0-1. In quella stagione la Novese si aggiudicherà poi lo scudetto, rendendo indolore quella sconfitta di misura maturata solo su rigore, trasformato all’80’ da Cevenini. A dare il calcio d’inizio di fronte a 3mila spettatori un bimbo di 7 anni: Felice Placido Borel, futuro campionissimo del calcio italiano. La Biellese tornerà ad ergersi protagonista nella massima serie nella stagione 1928/1929. Paradossalmente disputò due campionati paralleli: in casa e fuori. Al campo Rivetti tenne un profilo da prima della classe, in trasferta non riuscì a spuntarla in nessun campo. A Biella mantenne una media da scudetto, lontano dal Rivetti quel nefasto cammino la condannò alla serie inferiore. Sarà anche andata in B, ma rimarrà per sempre una Biellese da serie A. Le statistiche di quelle due annate (18 partite totali) evidenziano un ruolino di marcia strepitoso: 12 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte.

A ricordo dei nostri cari campioni. Stagione 1921/1922: Bertinotti, Aldo Blotto Baldo II, Alfredo Della Valle, Emilio Genova, Eugenio Gherzo (Gherso), Corrado Gronda, Corrado Guglielminotti, Umberto Lora Moretto, Giovanni Motta II, Alessandro Roasio I, Luigi Roasio II, Emanuele Scaramuzzi, Federico Thedy I. Allenatore: Quinto Meola. Stagione 1928/1929: Bruno Agnello, Andrea Baggiore, Francesco Borello, Ugo Ceria, Secondo Finotto II, Cesare Gabasio, Giovanni Gaia, Corrado Guglielminotti, Domenico Greppi, Natale Gruppo, Edmondo Martin IV, Zeffiro Paulinich, Luigi Roasio II, Pasquale “Nello” Sticco, Severino Tibi, Simone Varalda, Mario Vialardi, Paolo Vigna. Allenatore: Josef Liebhardt.

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