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Tamponi rapidi in farmacia? «Solo propaganda» E anche il vaccino antinfluenzale non c’è

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Tamponi rapidi nelle farmacie piemontesi per il “Covid-19”? Non nel Biellese, dove non risultano realtà pronte né soprattutto attrezzate in tempi celeri per offrire questo tipo di servizio. Lo spiega bene il vicepresidente dell’ordine di categoria di Biella e di Vercelli, il dottor Marco Sella.
«All’annuncio delle scorse settimane, praticamente, non ha fatto seguito alcun riscontro concreto. E per quanto riguarda l’ultima circolare di Federfarma, diciamo subito come stanno le cose: noi non siamo nelle condizioni di poter offrire questo tipo di servizio – spiega il dottore, dalla farmacia “Bassotto”, a Chiavazza -. I requisiti per poter far effettuare i tamponi, infatti, sono molto complessi. Serve per esempio una stanza appositamente dedicata, con entrata e uscita diverse rispetto a quelle della farmacia. Si tratta certo di obblighi comprensibili, per rispettare la privacy delle persone. E ancora: bisogna assicurare che in caso di una persona positiva, la struttura venga igienizzata completamente e quindi chiusa per il tempo necessario delle operazioni. Chi può davvero adeguare la propria farmacia, in tempi così rapidi, con richieste tanto legittime quanto rigide? Noi no. E non mi risulta che altri intendano o possano farlo nel Biellese». Sella inoltre spiega: «C’è poi anche il problema di dover avere un medico o un infermiere sempre presenti in farmacia. Insomma non è facile essere pronti. E poi le informazioni si susseguono di giorno in giorno, quindi, in un clima d’incertezza, capisco che anche molti colleghi prendano tempo e attendano maggiore chiarezza per poter somministrare questo test rapido. Organizzarsi per far eseguire questi tamponi rapidi in sicurezza e nel rispetto di tutti i protocolli e infatti facile a dirsi, magari in televisione, ma ben più complesso da farsi per noi farmacisti».
Sulla stessa lunghezza d’onda i toni dalla farmacia “Balestrini”, in via Pietro Micca, a Biella, dove confermano che le misure necessarie sono troppo complesse e che quindi per ragioni logistiche è stato deciso di non offrire questo servizio, che avrebbe pure rischiato di pregiudicare il regolare lavoro ordinario, già sotto pressione in un clima di pandemia sanitaria, della farmacia cittadina.


«Non abbiamo mai ricevuto notizie certe né disposizioni chiare. E quindi in questo momento non siamo in grado di far eseguire questi tamponi rapidi di cui si parla tanto sui giornali o in televisione – spiega, ancora, Paolo Servo, titolare insieme al fratello Andrea dell’omonima farmacia di Biella in via Italia -. Quando ci saranno informazioni precise, valuteremo, anche se ho maturato l’idea che si tratti di una situazione complessa da realizzare».

La situazione rimane ferma al palo anche per il vaccino antinfluenzale. Le farmacie biellesi, infatti, continuano a restare a bocca asciutta. «Non solo non ne abbiamo, ma neanche ci sono notizie su eventuali tempi di consegna – conferma il dottor Servo -. Di richieste ovviamente ne abbiamo molte». E ancora: «Ci risulta che non tutti i medici di base abbiano ricevuto le forniture necessarie per i soggetti fragili. E secondo quanto stabilito, noi farmacisti, avremmo dovuto ricevere le dosi, in un secondo tempo. Mi sembra quindi evidente che i tempi per noi si allunghino e di parecchio». Nessuna disponibilità di vaccini antinfluenzali anche per le farmacie “Balestrini” e “Bassotto”.
Paolo La Bua

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