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Salvatemi dalla psicosi del week end lungo
Perché deve sempre essere tutto così difficile? Oggi parleremo di come trasformare una gitarella fuori porta nel peggiore degli incubi. Sarebbe così facile prendere dal cassettone, la sera prima del giorno X, due magliette stirate e le prime due mutande che capitano a tiro, sbatterle in un borsone, dormire beatamente e infine partire sereni. Sfortunatamente, ciò non succede se siete come me. Il problema è: perché essere come me? E il problema del problema dunque sarà: perché permettere che una delle ultime cose non problematiche rimasta diventi tale a tutti gli effetti? Bel problema! Provate a pensare a quanto la fase di preparazione psicologica alla partenza possa essere mentalmente destabilizzante. Parola d’ordine: ansia.
Se per un week end a zonzo il mio inconscio inizia ad arrovellarsi con due settimane d’anticipo, immaginate dormire fuori casa ben cinque giorni che trauma riesce a causare nel mese antecedente la vacanzina. Sorvolando la baraonda di vestiti – adatti ad ogni sfumatura climatica possibile – in ballottaggio, adagiati e incastrati millimetricamente tra loro secondo algoritmi matematici mica da ridere su ogni superficie piana della mia casetta, ci sono poi i sacchetti di plastica profumati alla lavanda dove riporre gli abbinamenti selezionati, i lucchetti con chiave più chiave di scorta in caso di furto e il trolley aperto in mezzo alla sala, che deve prendere aria per almeno un paio di giorni. Capitolo a parte, il sacchetto dei medicinali, perché, come mi ha insegnato la mia mamma, “non si sa mai”.
Dall’ustione di terzo grado al morso di mamba nero ligure, passando per l’intossicazione da pesto ai pinoli la mia farmacia portatile, che aumenta di due chili il peso della valigia, è sempre una certezza, e quanta soddisfazione quando alla prima occasione utile posso orgogliosamente estrarre dal beauty la pastiglietta ad hoc ed esclamare “ce l’ho io, ce l’ho io”! Insomma, almeno voi, mare o montagna, Biella o fuori Biella, ponte o non ponte, due, tre o cinque giorni, abbandonate zaini e paturnie e godetevi questi momenti soleggiati dove preferite, senza impazzire dietro a inutili smanie di controllo e ricordate: c’è sempre una farmacia dietro l’angolo, anche se l’Amuchina Gel in borsetta fa sempre un gran comodo.
Silvia Serralunga
La rubrica di Silvia Serralunga viene pubblicata al sabato sulla Nuova Provincia di Biella
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