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“Figli tolti a genitori in difficoltà economica: è ora di dire basta”

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In Italia ogni anno 35.000 minori vengono consegnati a case famiglia o affidati a famiglie affidatarie e sottratti alle famiglie naturali. Oltre alla tragedia che si consuma in famiglia si stima che il costo della sottrazione dei minori alle famiglie sia di circa 2 miliardi per la comunità, fra spese di giustizia e  costi di affidamento (dato onlus Pronto Soccorso famiglia).

L’intervento di Marisa Angiono, candidata di Fratelli d’Italia, che propone un laboratorio sperimentale a Biella, in collaborazione con il Tribunale dei minori di Torino, per il reinserimento in famiglia dei figli allontanati a causa di difficoltà economiche.

In Italia ogni anno 35.000 minori vengono consegnati a case famiglia o affidati a famiglie affidatarie e sottratti alle famiglie naturali.

Oltre alla tragedia che si consuma in famiglia si stima che il costo della sottrazione dei minori alle famiglie sia di circa 2 miliardi per la comunità, fra spese di giustizia e  costi di affidamento (dato onlus Pronto Soccorso famiglia).

I provvedimenti del Tribunale per i Minori in moltissimi casi intervengono doverosamente per tutelare il minore da disagi famigliari, altre volte intervengono soprattutto per difficoltà economiche delle famiglie.

E’ necessario – ed anche economico – intervenire a sostegno delle famiglie in fase preventiva, piuttosto che in fase successiva e repressiva, sottraendo ai genitori i loro figli e soprattutto sottraendo al minore il diritto di crescere con la sua famiglia naturale.

Biella sotto questo profilo è un’isola felice, ma è necessario interloquire con le onlus di settore per immaginare sempre più interventi di supporto alle famiglie in termini di supporto preventivo

Se sarò eletta il mio primo impegno sarà proprio per immaginare un laboratorio sperimentale a Biella con un protocollo con il Tribunale per i Minorenni di  Torino per immaginare il graduale reinserimento nell’ambito familiare di quei minori collocati in case famiglia o temporaneamente affidati a famiglie affidatarie, soprattutto nei casi in cui l’allontanamento del minore sia stato determinato soprattutto dalla difficoltà economica della famiglia.

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