BiellaSale & Pepe
Un… Bezos a tutti da Biella
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Bezos a tutti, la cartolina estiva più gettonata di questa estate che ci arriva da Venezia non senza polemiche, però, come ormai è tradizione nell’era social. Pensando però a questo evento mondano, in una di queste calde notti biellesi ho pensato tra il serio, il faceto e l’insonne: “Ma ti immagini il clamore se, il controverso magnate si fosse sposato che so tra la valle di Oropa e Biella, lasciando qua e là sul territorio cittadino tre milioni di euro di spesucce varie e necessarie per la cerimonia?”.
In risposta a questa domanda, la mia mente ha cominciato a fantasticare su quello che avremmo potuto realizzare in città con una cifra del genere. Forse, mi sono detto, avremmo potuto risolvere, finalmente, il tema che vado sostenendo da mesi delle due Biella, una ufficiale, riconosciuta dall’amministrazione e meritevole di percepire gli investimenti necessari, un’altra più sommersa e popolare, quasi ai margini, in balia del degrado e dell’incuria e abbandonata a se stessa. Nulla da eccepire se l’avanzo di amministrazione da 7,5 milioni di euro indicato dalla Giunta riguarderà, tra le altre cose, le funivie (era ora), il restauro di San Sebastiano (ci mancherebbe), il sentiero del Gorgomoro (si spera presto) che versa in condizioni di manutenzione pessime come segnalatomi dall’amica e cittadina attenta Luisa. Tutto lecito, è giusto investire in quelle strutture che devono e possono attrarre turisti.
Esiste però anche una città di tutti i giorni, di quartiere, in cui gran parte dei cittadini abita, vive e lavora, e che si ritrova quotidianamente faccia a faccia con il degrado: attraversamenti pedonali coperti da vegetazione amazzonica che mette a rischio pedoni e automobilisti, cartelli stradali inservibili che, se non coperti da tale vegetazione, molto spesso sono rotti, appoggiati e abbandonati a terra lungo i marciapiedi. Provare per credere, diceva qualcuno dalle nostre parti anni fa (allego un po’ di documentazione fotografica).
Tutto questo è solo la punta di un iceberg, che riguarda, da anni, anche il verde pubblico in certi parchi cittadini o il manto stradale “a cratere” di molte strade e vie cittadine. Prendendo spunto da questo e da quanto dichiarato al riguardo dall’assessore Franceschini – che quantomeno sul tema segnaletica stradale vecchia e obsoleta si è ripromesso di metterci mano – il mio auspicio e che, dato per certo che Bezos ormai si è sposato scegliendo Venezia e non Biella, si possa allora procedere già da questa estate con un piano di recupero e di interventi mirati a contrastare il degrado che, se non colto in tempo, rischia di diventare anche un problema di sicurezza per tutti. Ce la faremo già in questa lunga estate caldissima!? Nel frattempo, un…Bezos a tutti!!!
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.Bruno
3 Luglio 2025 at 16:08
ha ragione ci sono strade piene di erbacce le rotonde non parliamone non si vede chi arriva da destra e sinistra tutto in decadenza e degrado ma la notte bianca si speriamo che nevichi
Ardmando
3 Luglio 2025 at 16:20
Patetici, davvero patetici i “manifestanti” che hanno messo in piedi la sceneggiata napoletana a Venezia in occasione delle nozze di Bezos. Intano lui ha portato 3 milioni di euro di giro d’affari più tutte le donazioni che lui e gli invitati hanno fatto al comune di Venezia. E poi i “manifestanti” sono sicuramente tutti clienti Amazon. Senza considerare il giro d’affari che ha Amazon in Italia, tra indotto e impiego, con centinaia di aziende italiane che vendono i loro prodotto attraverso Amazon, grazie al quale creano lavoro e denaro a loro volta.
Eppure il manipolo di sgangherati “manifestanti” ci deve essere sempre, e si sa anche chi è che li sprona.
Luigi
3 Luglio 2025 at 21:18
Commento fuori luogo e notizie non veritiere. I tre milioni di euro li ha pagati solo lo sposo, gli invitati hanno speso di suo. Venezia é sempre in Italia.