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Per governare Biella non si può andare a 30 km all’ora

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BIELLAAndavo a 30 allora per veder la bimba, mia, ma si bruciò il motore nel bel mezzo della via… Chissà se Gianni Morandi avrebbe avuto lo stesso successo con questo suo indimenticabile evergreen se la velocità dichiarata per andare a trovare la sua innamorata fosse stata di 30 e non di 100 km all’ora… Probabilmente, andando così piano, sarebbe arrivato tardi all’appuntamento, avrebbe provocato la delusione della sua innamorata che, magari, l’avrebbe pure lasciato di fronte a cotanta insensibilità e lentezza.

Insomma, tutto questo per dire che la recente proposta dei penta-stellati biellesi, sulla falsariga di quanto fatto a Bologna dal sindaco PD Lepore – che sta suscitando un’autentica sollevazione popolare tra commercianti, tassisti, cittadini di buon senso – se portata avanti – risulterebbe l’ennesimo buco nell’acqua finto-ambientalista senza senso per una città come Biella che, invece, necessita di poter alzare i giri del proprio motore per riprendere un cammino di rinascita e riforme già troppo lento da decenni.

Per governare una città occorre una visione d’insieme, non certo provvedimenti che sotto le insegne della sicurezza e dell’ambientalismo di facile presa emotiva rischierebbero di mandare definitivamente a rotoli ogni proposito di rilancio commerciale, industriale e lavorativo. Per questo l’auspicio è che il tanto auspicato campo largo delle forze attualmente all’opposizione possa in qualche modo mitigare certe scelte “estreme” che alla resa dei conti non porterebbero da nessuna parte e darebbero la vittoria certa all’attuale maggioranza di centrodestra.

Sino ad ora a Biella questo campo largo di progetti e forze politiche coese è stato costituito per la maggior parte da passivi “girasoli”, con lo sguardo alternativamente a destra o sinistra senza mai riuscire ad incidere o contrastare più di tanto certe scelte dell’attuale maggioranza al governo della città. Un girasole “attento” dovrebbe poter sempre vedere cosa succede intorno a lui prima di intraprendere qualsiasi azione: se così fosse saprebbe già che gli eventuali nuovi limiti di velocità portati a 30 km all’ora sono già una realtà – di fatto – in alcune zone della città, prima fra tutte la strada Trossi – eterno enigma per i tanti campi larghi mai troppo coltivati degli ultimi trent’anni – sempre più trafficata, stretta, intasata e del tutto inattuale rispetto alle esigenze di un territorio che vuole riproporsi al mondo.

Biella deve guardare avanti, certi provvedimenti da “isola verde felice” e nulla più rischiano di affossarla e desertificarla una volta di più. L’ambiente è importante e va salvaguardato, ma lo sono anche altri aspetti della vita sociale ed economica di un Comune dalle tradizioni importanti come il nostro. Quando andremo a votare, sia a 30 che a 100 km all’ora, ricordiamocelo tutti…

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3 Commenti

1 Commento

  1. Pier Giovanni Malanotte

    26 Gennaio 2024 at 12:55

    Fatto : percorsi 1.100 Km in un solo continuo viaggio tutto autostradale tranne il tratto Biella – Casello di Carisio e ritorno con autovettura media e guidatore capace : computer di bordo Km 67 orari di media
    [ in autostrada : ma ivi vi sono traffico diverso, rallentamenti, code, traffico, cantieri aperti, incidenti ].
    Chi parla contro il limite ha già calcolato la velocità media in città nelle ore classiche ?
    Certo dovrebbero sopperire i mezzi pubblici; magari veloci ” navette ” 2 e non mezzi enormi quasi vuoti, e vi dovrebbe essere educazione ad usarli.
    Maa poi la città di Biella ha distanze tali da richiedere l’su continuo dei veicoli ?

  2. Stephan

    26 Gennaio 2024 at 16:10

    In sostanza nell’articolo abbiamo un sostenitore del progetto di allargamento della Trossi. I 30 all’ora dati dal traffico, sono una cosa, altra è imporre un limite. Personalmente penso che l’allargamento della Trossi serva più a chi cerca continuamente di concretizzarlo, che a i Biellesi. Per parlare di traffico, bisogna valutare i flussi in numeri, non basandosi su imbottigliamenti tra le 12 e le 14, e tra 16.30/18.00. Rimettiamo in sesto le altre strade piuttosto! Copriamo buche lasciate li da anni, teniamo la vegetazione in ordine. Anche avesse un senso allargare la Trossi, non sarebbe quell’intervento a salvare una cittadina mummificata. Accettiamo progetti d’investimento da chiunque sia così pazzo da aprire un attività in provincia, tanto non avreste nulla da perdere…La faccia, molti, l’hanno persa da decenni.

  3. Giovanni

    26 Gennaio 2024 at 18:24

    Il traffico della Rossi, è dato anche delle “rotondine” all’italiana, non ci sono gli spazi per poter inserirsi, ma i finanziamenti per dei costi assurdi di realizzazione sono stati incassati.

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