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Sale & Pepe

Per governare bene Biella non ci resta che l’Intelligenza Artificiale…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Luigi Apicella

Ravenna, Forlì, Cesena, Bologna, l’Emilia Romagna tutta colpita ancora una volta da una disastrosa alluvione. Solidarietà e vicinanza – concreta – i sentimenti che mi sento di esprimere oggi dalle colonne di Sale e Pepe – ad un’intera Regione che è la terra di eccellenza del nostro made in Italy, della creatività italiana, della voglia di reagire sempre e comunque.

Biella e l’alluvione è un tema che riguarda da vicino anche noi, andando con i ricordi a quel 1968 che le memorie storiche del nostro territorio non dimenticano. Il cambiamento climatico è una cosa seria come ricorda il presidente nazionale del CAI Mantovani, che necessita anche di cambiamenti radicali negli stili di vita e – aggiungo io – nel modo di amministrare la cosa pubblica. Burocrazia, politica, cattiva amministrazione a tutti i livelli e di qualsivoglia colore, sono i principali responsabili di disastri come quello di queste ore: pensare in maniera differente, usare i soldi che arrivano dall’Europa per sanare ferite e inefficienze lunghe trent’anni dovrebbero essere le priorità per tutti, altro che ponte sullo Stretto di Messina o altri progetti spot di cui lo stesso Biellese è stato vittima nel corso di questi anni.

Mettere in sicurezza i territori, tenere puliti i canali collegati ai torrenti e ai fiumi sono lavori che devono essere fatti con perizia e priorità assoluta, non con il senno del giorno dopo di cui le pagine dei giornali di questi giorni sono piene. E’ questo, in sintesi, un tema di responsabilità individuali che non devono mai venire meno, poi tocca a chi si fregia di incarichi pubblici lautamente remunerati dare prova di possedere una visione e conoscenza vera della realtà che, il più delle volte a parole, ci si vanta di amministrare.

E a proposito di visione e prospettive, Biella pare avere ancora parecchi problemi irrisolti se oggi siamo ancora qui a leggere titoloni ricorrenti – sui giornali locali – dedicati al verde incolto che invade la città grazie ad un bando che non è mai decollato o alle giuste lamentele dei commercianti cittadini che denunciano aumenti sconsiderati della TARI sull’immondizia a fronte di un servizio di raccolta a loro dire carente.

Tocca ancora una volta all’imperturbabile Corradino, con una serenità che a volte pare essere fuori dal… Comune (pur essendo ancora il Sindaco) spiegarci che la tariffa sulla Tari è alta perché l’acconto è passato dal 55 al 75% (e sin qui ci arriviamo tutti…) ma che tale situazione è anche il frutto di una situazione ereditata negli anni in cui si è pure dovuto provvedere al salvataggio della società che si occupa di rifiuti (che le precedenti amministrazioni hanno rischiato di affossare).

Et voilà, di fronte ad un problema, scatta subito il responsabile in chi ci ha preceduto: quindi chi governa la città non ha mai né colpe né responsabilità precise e – aggiungo io – non è nemmeno tenuto a trovare alternative o soluzioni perché la colpa è, storicamente, sempre di altri. Certo che amministrare così un ente pubblico – venendo pagati ovvio, mica gratis – saremmo capaci in tanti, con alcune parole d’ordine che le amministrazioni cittadine biellesi nel corso degli anni hanno fatto proprie: non dipende da me, si è sempre fatto così, è colpa di chi ci ha preceduti (destra o sinistra poco importa) non possiamo farci nulla perché queste sono le regole.

Morale della favola, a patto che ci sia una morale in tutto questo, è che, alla fine, paga sempre pantalone anche se, di questi tempi, il pantalone si fa fatica a cambiarlo e risulta rattoppato in più punti perché i soldi stanno finendo. Per Biella non resta, forse che una speranza futuristica: affidarsi un domani non troppo lontano all’intelligenza artificiale per amministrare la città, certi che, alla fine, vista la situazione attuale, ci guadagneremmo certamente in efficienza e priorità da eseguire senza doversi preoccupare troppo di poltrone, incarichi, amici e appartenenze di partito che mai hanno fatto interessi diversi dai propri. Al cuore metallico di un robot non si comanda…

1 Commento

1 Commento

  1. timoteo

    26 Maggio 2023 at 12:47

    Condivido ogni parola!

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