BiellaSale & Pepe
Make Biella great again
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

“Te la do io l’America” è una vecchia trasmissione Rai di inizio anni ’80, protagonista un dissacrante Beppe Grillo ante litteram, prima di buttarsi in politica con i cinque stelle. In quel contesto metteva a nudo e in evidenza le tante contraddizioni dell’America di allora, con ironia e sarcasmo.
Chissà oggi, se ne avesse voglia, cosa racconterebbe di Trump e del suo “make America great again” che così tanta influenza sta avendo al di qua dell’oceano. Non sono più i tempi di Carosone con “tu vuo’ fa l’americano”, o di quelli dei racconti di mia mamma Fortunata a Tramonti durante la guerra nel settembre 1943 quando i GI americani sbarcarono a Salerno. Quella era l’America del sogno, della libertà e della rinascita per i nostri genitori che pur essendo nati “in Italy” avevano davanti gli anni della speranza e della ricostruzione. Quell’America poi accolse tanti italiani, compresa Immacolata, un’amica di mia nonna Gelsomina che, dopo essere emigrata negli USA, di tanto in tanto ci mandava per posta lettere e qualche dollaro raccontandoci di quel mondo nuovo che tutti noi avremmo voluto vedere.
Ora fare l’americano sotto Trump pare essere diventato qualcos’altro: significa essere furbi, fare affari con disinvoltura e a qualunque costo senza guardare mai i torti o le ragioni delle azioni che si compiono. Fare l’americano significa in questi giorni qui da noi a Biella soprattutto “fare la cresta” su tariffe e prezzi – lato hospitality – in vista della prossima adunata nazionale degli Alpini in città. Si legge di prezzi e tariffe alle stelle quasi che Biella sia diventata di colpo la terra dell’eldorado a stelle e strisce da raggiungere a qualunque prezzo. Capisco le ragioni di chi vuole sfruttare il momento, ma il ragionamento che noi qui dovremmo fare è più a lungo termine. Non dopo gli Alpini il nulla per cui occorre spremere tutto e tutti, ma creare, facendo ciascuno la propria parte, le condizioni per far conoscere un sistema Biella che funziona, è accogliente, e che, con equilibrio, si candida a diventare meta anche in futuro per i tanti che a maggio si saranno trovati bene e decideranno di tornare o di passare la voce. L’occasione è più unica che rara, non perdiamola facendo di tutta l’erba un… Trump!!
Sarà poi lo spirito contagioso dei nostri alpini a fare la differenza, a fare, si spera, Biella great again. Buona Pasqua!!
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