BiellaSale & Pepe
E ora sono tutti dazzi nostri…
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

E ora sono tutti dazzi nostri. Non c’è bisogno di un esperto per comprendere come l’attuale ritornello trumpiano sul tema sia diventato l’argomento del giorno, Biella compresa.
Centri studi, esperti del settore, associazioni di categoria tutti a chiedersi quali saranno le ricadute di questo balzello specie per l’export del nostro tessile, per il settore moda, con anche la necessità di rivedere listini e nuovi mercati di sbocco e di atterraggio per il made in Italy. Una crisi che va di pari passo con l’altra grande madre di tutte le battaglie, quella dell’energia e del rifornimento delle materie prime che ha visto lievitare senza sosta il costo delle bollette per tante famiglie e attività imprenditoriali anche qui da noi. Tutto questo è frutto di un momento di “rivoluzione globale”, anche se lo spirito della “dogana di Trump” mi ricorda tanto, nella sostanza, il ragionamento che faceva anni fa al mio paese di origine Tramonti Giggino o’ Daziere quando, dall’agro nocerino sarnese si venivano a ritirare i barili di vino prodotti con le une dei vitigni nostrani. Passando da Polvica, Giggino ripeteva sempre a tutti coloro che transitavano: “Ma tu ‘ai pagat ‘o dazio?”.
Quindi niente di nuovo sotto il sole, è dal medioevo in avanti – ce lo insegnano Benigini e Troisi nel film “Non ci resta che piangere” – che paghiamo dazi e gabelle di ogni tipo. Fatta la legge però, si dice da sempre in Italia, trovato l’inganno…E infatti nel raccontare questa storiella della dogana durante la mia infanzia, come non ricordare cosa si diceva già allora: “Se passi per Polvica e non sei tassato, è come se non ci avessi passato…”. Così, si escogitarono modi e maniere “convincenti” per evitare di pagare sempre dazio con, buona pace di Giggino che tante volte, per stare sereno, chiudeva un occhio e brindava con qualche bottiglia di vino in più nella sua sacca…
Tornando all’attualità, Biella, nonostante questi scenari, si dimostra oggi “unita” nell’accogliere e celebrare il mercato europeo, pieno di allegria, gioia, tanta voglia di stare insieme alla faccia dei dazi che arriveranno – in questo caso – per alimentare e agroalimentare. Ma ricordate solo qualche anno fa tutte le polemiche quando a Biella era tempo degli stand del mercato europeo? Le polemiche specie da parte della Lega di allora che sosteneva come tutti gli espositori “stranieri” arrivassero qui solo per prendere i soldi sul territorio, lasciarci i rifiuti accumulati per poi ripartire di nuovo. Quando saremo noi al governo della città, il mercato europeo sarà solo un ricordo, il mood con il quale si bocciò quell’iniziativa da parte leghista. Alla fine come è andata l’abbiamo visto tutti: il mercato europeo è vivo e vegeto, la Lega è andata al governo della città prima direttamente con il sindaco Corradino, poi in coalizione oggi con l’amministrazione di Fdi. Ma si sa le promesse da marinaio del capitano e di certa politica (tutta?) a Biella, sono all’ordine del giorno.
Forse dovremmo cominciare ad essere trumpiani pure noi, mettendo dazi – da riscuotere immediatamente – su tutte le promesse politiche fatte per Biella e mai mantenute. Così facendo, statene certi, la città tornerebbe a vivere una una nuova età dell’oro…
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Sandro
10 Aprile 2025 at 17:49
Aggiornati Apicella, i dazi sono stati sospesi e anche se fosse, resterebbero al 10%.
ODDIO CHE PAURA I DAZI!!! Era tutto BEN BEN organizzato per far crollare i mercati e permettere a pochi di fare incetta e banchettare sulle spoglie dei molti. Tutto pianificato a tavolino, come sempre.
Carlo Caralis
10 Aprile 2025 at 23:06
che Troisi è Begnini avevano visto lungo ….Voi chi siete?1 fiorino!..dove andate?..1 fiorino…😆😅🤣😂
Ardmando
11 Aprile 2025 at 8:26
Dopo breve ricerca è confermato che i dazi sono stati sospesi. Si blatera senza senso su una questione che è unicamente una manovra finanziaria che ha un piano ben preciso. Per quanto criticabile, Trump non è impazzito e sa bene che non può fare guerra all’Europa e nemmeno alla Cina. E’ terrorismo finanziario? Probabile. Ma gli USA hanno il potere per poterselo permettere e bluffare per ottenere accordi commerciali più vantaggiosi. Smettetela di piagnucolare come se sapeste di cosa state parlando. Chi si occupa di finanza, si occupi di finanza. Chi si occupa di pizze, faccia quello che sa fare.