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Se Corradino viene condannato, Andrea Delmastro lo scarica

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BIELLA – Piacere alla gente che piace e che, soprattutto, conta. E’ da sempre il problema del sindaco Claudio Corradino, la cui immagine convive da tempo con gaffe pubbliche e consenso popolare. Il cerchio magico del sindaco continua a ripetere: “Claudio va in giro per la città e tutti lo salutano, gli sorridono e lo sostengono. Claudio, piace”. E forse è anche un po’ vero, tenendo conto che quando fu eletto prese moltissimi voti nei quartieri popolari di Chiavazza e del Villaggio. Ma può bastare? E soprattutto può bastare in caso di una eventuale condanna per peculato, visto il processo a suo carico (uso improprio di auto del Comune e della Protezione civile)?
Su questo tema ruota la politica cittadina, oggi. Uomini importanti del centrodestra biellese, e nazionale, come Andrea Delmastro, Gilberto Pichetto e Roberto Pella potrebbero accettare che nella loro città di riferimento il sindaco ha subìto una condanna penale? Come giustificherebbero ai loro referenti di vertice, un’alleanza tanto scomoda? Uomini vicini al sindaco Corradino si dicono sicuri: “Parliamo di auto di servizio usate per qualche chilometro… Il danno erariale sarà di dieci euro… Nessuno scarica un sindaco di un capoluogo di provincia per così poco”.
E ci sta. Ma ci sta anche che le alleanze politiche di oggi possano non reggere gli scenari strategici di domani. Soprattutto per Fratelli d’Italia, oggi partito egemone del governo della città, il cui leader locale, Andrea Delmastro, è in rampa di lancio verso incarichi nazionali di grande rilievo. Il giorno che il centrodestra tornasse a governare (si parla per lui del ministero della giustizia) il Paese, accetterebbe di sostenere un sindaco condannato?
La parola alla Procura, dunque? Ovviamente no. Però in caso di condanna del “primo cittadino” (che per amore di Biella, non ci auguriamo) la politica non potrebbe far finta di nulla. L’ex sindaco Dino Gentile e il suo gruppo centrista (molto attivo all’opposizione) sembra pronto per una nuova campagna elettorale teoricamente in discesa. Diverso lo scenario per il Partito Democratico, alle prese con problemi nazionali; uomini e donne di valore (e con molti voti da portare in dote) ce ne sono almeno un paio.
Morale: se l’ex sindaco di Cossato dovesse essere condannato, piacere alla gente che piace, e che conta, sarà fondamentale per resistere fino a fine mandato nella stanza dei bottoni di Palazzo Oropa. Viceversa non è da escludere un ritorno alle urne. Qualcuno dice addirittura a settembre: ottimista o pessimista a seconda del punto di vista.
Paolo La Bua

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2 Commenti

1 Commento

  1. SMARCO

    16 Marzo 2021 at 19:01

    piacerebbe anche a te la bua che sei un sinistrato

  2. paolo

    17 Marzo 2021 at 16:54

    PURTROPPO VIENE SEMPRE MENO LA FIDUCIA VERSO I POLITICI (DI QUALSIASI PARTITO LORO APPARTENGANO)SONO X LO PIÙ FANFARONI MA POCO ATTIVI E INUTILI VERSO LE PERSONE CHE DOVREBBERO TUTELARE,LI VEDI SOLO IN CAMPAGNA ELETTORALE E POI CIAONE. MEDITATE GENTE MEDITATE .

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