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Profughi, Delmastro chiede un “patto di volontariato”

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Lavori di manutenzione in cambio dell’accoglienza. Riassumendo, è questa la proposta avanzata da Andrea Delmastro delle Vedove, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che chiede un coinvolgimento attivo dei richiedenti asilo presenti sul territorio.

Lavori di manutenzione in cambio dell’accoglienza. Riassumendo, è questa la proposta avanzata da Andrea Delmastro delle Vedove, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che chiede un coinvolgimento attivo dei richiedenti asilo presenti sul territorio.

“Il presidente della Regione Valle d’Aosta Rollandin ha difeso il territorio precisando che non poteva ospitare altri richiedenti asili – premette -. Non possiamo certo pretendere eguale ruggito da parte del proconsole del Pd Marco Cavicchioli che, come già fatto per la sanità e per i 43 detenuti psichiatrici in arrivo al vecchio ospedale, non aprirà bocca in difesa del territorio. Ma se Rollandin è riuscito a rispedire al mittente i richiedenti asilo, noi saremo in grado di pretendere che siano grati alla comunità che li ospita?”.

La proposta di Fratelli di Italia, mutuando quanto parzialmente già sperimentato a Bergamo, è di “formalizzare un protocollo con il quale i richiedenti asilo si dichiarino disposti ad effettuare lavori di manutenzione delle strade, dei fiumi, delle aree verdi e – nel corso della chiusura estiva – delle scuole”.

“Molti interventi di manutenzione – spiega Delmastro – vengono attualmente prorogati sine die dal Comune di Biella per mancanza di fondi. E’ una ottima occasione per permettere ai richiedenti asilo di ottemperare ai loro obblighi di ospiti. I doveri di ospitalità, infatti, debbono essere avvertiti da chi ospita, ma soprattutto da chi viene ospitato”.

La proposta è stata formalizzata in una mozione, nella quale si chiede al sindaco e alla giunta di ospitare solo i richiedenti asilo che si dichiarino disposti a rendere, in termini di prestazioni lavorative gratuite, qualcosa alla comunità che li ospita.

“Il Comune si deve impegnare ad offrire locali alla Prefettura per la gestione dei richiedenti asilo – conclude Delmastro – solo nel confronti di coloro che, tramite la sottoscrizione di apposito protocollo, manifestino l’intenzione di darsi da fare e sdebitarsi nei confronti di chi li ospita. L’ospitalità – se scomodata come fattore di civiltà – obbliga chi ospita ma ancor più chi viene ospitato”.

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