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Politica

Lo “strano caso” dell’ordinanza anti-Ebola

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Visite mediche per gli immigrati? Si fanno già. A voler fare chiarezza, dopo lo “strano caso dell’ordinanza anti-Ebola” cossate, è stato il Partito democratico biellese, che non ha gradito l’iniziativa del Comune amministrato dalla Lega Nord.

Visite mediche per gli immigrati? Si fanno già. A voler fare chiarezza, dopo lo “strano caso dell’ordinanza anti-Ebola” cossate, è stato il Partito democratico biellese, che non ha gradito l’iniziativa del Comune amministrato dalla Lega Nord e rivolta ai migranti senza certificato medico.

“Su temi importantissimi quali la salute pubblica e la libertà di movimento sul nostro territorio nazionale – spiega Marco Tallia, responsabile Welfare e Diritti della segreteria provinciale del Pd -, ci aspetteremmo che il compito primo di una buona amministrazione comunale fosse quello di informare adeguatamente i cittadini al di là di qualsiasi convinzione politica. Anche perché la strategia della paura e della creazione di panico non possono che far male a un territorio che già deve affrontare situazioni di disagio importanti più o meno cogenti”.

A questo proposito, Tallia cita semplicemente quanto già previsto dalla legge e dalla prassi in materia di salute degli immigrati irregolari.

“Il nostro paese, essendo un paese moderno, democratico e civile – prosegue l’esponente del Pd -, garantisce a tutti il diritto all’assistenza sanitaria, non solo ai cittadini ma a tutti quelli che vivono anche solo temporaneamente sul nostro territorio nazionale. In particolare, ogni immigrato irregolare, clandestino o richiedente asilo, presente nel biellese, a meno che non sia arrivato fino a qui volando con le proprie ali, è già stato sottoposto ad almeno tre controlli medico/sanitari e ne ha ricevuto un quarto proprio nel nostro Biellese presso il centro I.S.I. dell’Asl.BI. (www.asl12.piemonte.it), che ha provveduto a rilasciargli una tessera sanitaria”.

“Speriamo che queste informazioni siano utili a certi politici biellesi e non – conclude Tallia -, affinché possano occuparsi di questioni meno presidiate dalle istituzioni che si occupano di salute pubblica, e per le quali i cittadini li hanno scelti come loro rappresentanti; anche se il dubbio è che conoscano bene le leggi, ma non riescano a sottrarsi alla tentazione di usare strumentazioni e populismi per una manciatina di consenso in più (o in meno). Sulla particolare ordinanza del Comune di Cossato vi sono inoltre questioni di legittimità del provvedimento che dovranno essere verificate nelle sedi opportune”.

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