BiellaPausa Caffè
Quanti ritorneranno dopo la grande Adunata?
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana

Mentre gli alpini provenienti da tutt’Italia stanno per invadere Biella, il Biellese e territori limitrofi in occasione della 96a Adunata Nazionale delle “penne nere”, sono possibili alcune riflessioni legate all’evento che sta per compiersi, anche provando ad ipotizzare ciò che l’evento stesso lascerà nelle menti di chi vi prenderà parte e come tutto potrà tradursi, forse, in un qualcosa di positivo per questo territorio che sta attraversando uno dei momenti più difficili degli ultimi duecento anni.
Innanzitutto, l’Adunata Nazionale degli Alpini è un appuntamento di proporzioni gigantesche che da queste parti non ha precedenti; ma è soprattutto un evento che onora il capoluogo e la provincia tutta perché porta in una città tradizionalmente “alpina” l’espressione massima dell’alpinità che racchiude sentimenti di amore per la Patria, appartenenza, senso del dovere e sano cameratismo. Basterebbe questo per far sentire Biella ed i biellesi gratificati dalla presenza di “penne nere” provenienti da ogni dove.
Ma i veri risultati che il territorio avrà saputo capitalizzare da questa colossale Adunata, li potremo apprezzare solo tra alcuni mesi. Quanti saranno gli alpini che con le loro famiglie, fors’anche già nella prossima stagione estiva, vorranno tornare nel Biellese per apprezzarne con più calma e senza la frenesia dell’Adunata le bellezze di quegli scorci che in questi giorni potranno solo scorgere di sfuggita? Quanti quelli che memori di offerte enogastronomiche di tutto rispetto vorranno tornare per ritrovare il gusto della polenta concia, dei formaggi, dei salumi, della birra e dei vini che tanti produttori biellesi offriranno a queste decine di migliaia di ospiti? Oltre agli esercizi commerciali tradizionali, si stanno mobilitando cascine, caseifici, trattorie tipiche e rivenditori di prodotti locali ai quali spetta il compito di lasciare un segno indimenticabile nelle memorie degli alpini che in questi giorni saranno nel Biellese.
Il territorio sta facendo un enorme investimento, mettendo in vetrina bellezze paesaggistiche, eccellenze e tipicità che potrebbero fare scoprire a migliaia di persone una realtà per molti sino ad oggi sconosciuta. E’ un’occasione da non perdere. Emarginando ladri e profittatori che vorrebbero speculare su questa grandiosa ed irripetibile festa con azioni di sciacallaggio che non appartengono né ai biellesi né agli alpini.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook
