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Pausa Caffè

Non ci rimane che scrivere a Babbo Natale

Pausa Caffè di Giorgio Pezzana

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Bollettino di guerra del fine settimana a Biella. Intanto la notizia della scarcerazione del marito dell’influencer Siu, italo-marocchina residente a Chiavazza, appena uscita dal coma, che sta scatenando polemiche a livello nazionale

BIELLA – Hanno voluto darci il contentino. Come la mamma che per mettere a tacere il bambino capriccioso, gli compra il lecca-lecca.
Così ora anche noi abbiamo la linea ferroviaria elettrificata, proprio come dove passano i treni importanti. Ci eravamo illusi che con l’elettrificazione sarebbero arrivati anche i treni e con questi una maggiore agilità nei collegamenti con Torino e soprattutto Milano.
Ed invece siamo rimasti la landa desolata che eravamo.

Volevamo l’elettrificazione della linea ferroviaria?
Eccola! Ma chi ha mai parlato di treni?
Proprio come il bimbo che ha avuto il lecca-lecca, ma chi ha mai parlato della bicicletta nuova che lui desiderava? Non è mai piacevole essere raggirati.

Lo è ancor meno quando si hanno due assessori regionali ed un consigliere a Torino ed un ministro e un sottosegretario a Roma. Ed invece, sia pure in circostanze diverse e possibilmente anche peggiori, la stessa cosa accadrà con la Pedemontana che stiamo aspettando da trent’anni.

Qualcuno dice che eravamo ad un passo dal traguardo. Le notizie più recenti ci dicono però che il traguardo pare essersi di molto allontanato ed ora il rischio reale è quello di dover riprendere l’intero iter procedurale, dopo una vana attesa durata tre decenni. Non ci potremo consolare neppure con una gita al lago del Mucrone, visto che la funivia è fuori servizio, chissà per quanto lo rimarrà e questa lunga inattività dell’impianto non farà che renderlo sempre più vulnerabile alle aggressioni del clima e del tempo.

Nel frattempo però ci si prodiga in chiacchiere sulle prospettive del turismo nel Biellese (speriamo che qualcosa accada in tal senso prima che il Santuario di Oropa venga completamente depredato da ladri e vandali resi baldanzosi dalle blande ed insufficienti misure di sicurezza).

E chiuderei con un’altra epica presa per i fondelli: l’ascensore del Piazzo ovvero, come sostituire un impianto che funzionava (la funicolare) con un ricettacolo di guai, disservizi, sporcizia e danni. Non ci resta che aggrapparci al Borgo di Babbo Natale al Ricetto di Candelo, inviandogli una letterina con la quale andremo a chiedere un grosso regalo: che ci liberi dei cialtroni che ci circondano.

Giorgio Pezzana

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