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Biella

Se Corradino lasciasse, sarebbe un guaio per l’opposizione

Il commento di Paolo La Bua

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Se Claudio Corradino non sarà davvero il prossimo candidato sindaco per il centrodestra, caso unico nella piccola storia politica locale, cioè di un “primo cittadino” che si fa mettere alla porta dagli alleati, per l’opposizione sarà una pessima notizia.

Il Partito Democratico, i movimenti di sinistra e le varie liste di centro tifavano infatti da tempo per il buon Claudio, nella legittima convinzione che fosse un candidato debole e quindi facile da battere. Troppi e troppo gravi gli errori suoi e della sua squadra, per fare paura in una competizione elettorale dove quasi nessuno è mai riuscito a fare il bis da quando c’è l’elezione diretta.

Se però Corradino sarà costretto a farsi da parte, come sembra, per gli avversari la strada si farà tutta in salita. Il centrodestra nazionale infatti resta saldamente sopra il 40% dei consensi, secondo tutti gli osservatori. Biella non è un feudo rosso e in giro novità politiche non se ne vedono né sentono. E poi dalle nostre parti, sinistra o centro, dagli anni Novanta, per vincere devono inventarsi miracoli di architettura politica o trovare candidati speciali, oltre che sperare nel secondo turno e nella stanchezza degli elettori.

E così i nomi di Luca Zani o Marzio Olivero sembrano diventati immediatamente perfetti per tranquillizzare l’elettorato moderato biellese, scaricando gli errori e le promesse disattese della coalizione sull’ex sindaco di Cossato. Anche Barbara Greggio potrebbe essere un nome interessante, soprattutto nella logica di una eventuale spartizione di poltrone e di incarichi se si andrà a votare pure in Provincia.

La sensazione, insomma, è che il centrodestra abbia lavorato per mesi sotto traccia. E che Corradino abbia furbescamente ignorato le provocazioni in consiglio comunale, glissando sulle sue dichiarazioni giornalistiche. Intanto però maturava nelle segreterie dei partiti la certezza che la sintesi si sarebbe trovata su altri nomi.

Morale: Pd, liste di sinistra e di centro devono accelerare di molto i loro tempi di lavoro e inseguire gli avversari avanti nel pronostico. Disuniti, senza programmi chiari e di spessore, il centrodestra potrebbe vincere facilmente, anche al primo turno, lasciandosi alle spalle dispetti e incomprensioni di cinque anni di governo insieme.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    15 Agosto 2023 at 21:51

    Se Corradino lasciasse e se lasciasse la politica per sempre, sarebbe un bene per Biella e per tutta la provincia.

  2. Paolo Castellin

    16 Agosto 2023 at 0:08

    il Corradino come il vaso di coccio? ma fra tanti vasi di coccio con la testa di coccio…proprio quel che ci vuole per i biellesi.

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