Seguici su

Opinioni

Agricoltura, quando la prosa soffoca la poesia

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

Pubblicato

il

Tanti soldi, poca sanità

BIELLA – Bill Gates, dopo aver comprato 120mila ettari di terreni è diventato il più importante contadino d’America. Il suo interesse per la terra ha un forte legame con l’agricoltura digitale che, avvalendosi di tecnologie satellitari e alle potenzialità dell’informatica, dovrebbe minimizzare gli impatti sull’ambiente e a massimizzare l’efficienza delle colture.

Tralasciando le considerazioni di tipo economico e sociale su questo investimento, merita una riflessione la visione che si sta delineando sull’agricoltura di domani, dove ogni fase di lavorazione sembra standardizzabile e ripetibile, con procedure snelle e codificate.
La realtà, invece, è completamente diversa.

Nel biellese lavorano molti agricoltori, che affrontano quotidianamente le difficoltà di una professione faticosa, costellata da un numero sempre maggiore di adempimenti burocratici e fiscali che si sommano alle attività in campo. L’immagine della vita bucolica del contadino è un cliché sempre più logoro, inverosimile e la prosa ha preso il posto della poesia. Poche ore di sonno, la lotta per il mantenimento di un prezzo dignitoso del proprio prodotto, la tensione alla continua ed estenuante innovazione, il timore costante di non farcela rendono la vita di un agricoltore molto difficile, soprattutto se non si è spalleggiati da un’azienda di grandi dimensioni.

Un’allevatrice biellese, Giulia Guglielminotti Ghermot, ha pubblicato di recente su Facebook un articolo molto toccante sulle vicissitudini della vita contadina. La terra è una risorsa primaria, ma limitata e se non si sostengono i piccoli produttori, con vere semplificazioni, rischia di non mantenersi nel tempo, di scoraggiare l’iniziativa locale ed essere cannibalizzata da società grandi e molto organizzate, con il rischio di accorgersene troppo tardi.

 

Vittorio Barazzotto

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *