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Biella

Il Mucrone si illumina di Tricolore

La nuova versione de “Il Dardo”, la rubrica di Guido Dellarovere

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Per alcuni biellesi boicottare eventi e iniziative è diventata un’abitudine: questa volta ne è vittima la proposta, arrivata dalla Provincia di Biella, di illuminare il Monte Mucrone, simbolo del Biellese, con un fascio di luci tricolore nei giorni dell’adunata Nazionale degli alpini.

I fautori della protesta, evidentemente, poco amano gli Alpini e lo si capisce da quanto si è letto sui giornali: sarebbero un Corpo di poca valenza, tant’è che ne hanno sminuito il grande operato nelle missioni di pace, durante la guerra in Afganistan e nell’ex Jugoslavia.

Tutti gli alpini, figure importanti e determinanti per la vita sociale, considerato l’enorme impegno a livello di volontariato a servizio della comunità, quando hanno fatto la “naja” sono stati militari dell’Esercito Italiano a servizio della Patria e questo, per chi davvero ama l’Italia, dovrebbe essere motivo di orgoglio. Ahimè non è così per chi ha acceso la questione sulle luci del Mucrone, ce ne faremo una ragione rispedendo al mittente queste critiche targate arcobaleno che, onestamente, lasciano il tempo che trovano.

L’adunata degli Alpini è un evento di portata nazionale, porterà a casa nostra centinaia di migliaia di alpini, le loro famiglie e tanti turisti e avrà un risalto unico, come ogni anno accade in tutta la Penisola nelle città baciate dall’evento. Proprio per questo non poteva che essere un’occasione ghiotta per quella politico ambientalista puramente ideologico, perché questi paladini dell’ambiente hanno venduto la polemica con la scusa della difesa dell’ambiente dall’inquinamento luminoso.
L’idea di illuminare il Mucrone arriva da lontano: correva il 2003 quando la Provincia realizzò il progetto per illuminarlo, come richiamo per dare una mano al turismo locale: ricordo bene che il Presidente, Orazio Scanzio, fece il possibile per portare avanti il progetto sottolineandone la validità estetica, turistica e pratica, in netto contrasto con l’allora primo cittadino di Biella Gianluca Susta, che si oppose all’idea denunciando lo spreco di energia e di fondi pubblici.

Risultato: essendo quel periodo in auge l’ambientalismo estremo, la proposta venne ignorata e il progetto venne abbandonato definitivamente.

Ora, a differenza di allora, si parla di accendere il Mucrone nei giorni dell’Adunata, due o tre notti in tutto, qualche decina di ore in cui si illuminerà il Monte: uno spettacolo intenso che verrà sicuramente apprezzato e ricordato da tutti coloro che saranno sul nostro territorio in quei tre giorni anche perché, grazie alla fortunata morfologia del territorio, a Biella e dintorni godremo tutti della bellezza e, ripeto, dell’unicità, di assistere alla vista un’intera montagna illuminata. Dare ascolto al solito sparuto gruppetto di ambientalisti locali, invece, ci farebbe perdere un’occasione unica; pertanto, ben venga il tricolore sotto la croce del Mucrone e complimenti alla Provincia di Biella che l’ha voluto. Non mi resta che augurare la stessa prestazione, e si parla sempre di luci, per risolvere in fretta l’intoppo normativo che ha portato alla chiusura della Galleria di Rosazza. Anche qui l’urgenza c’è: il percorso che collega la Valle Oropa alla Valle Cervo, infatti, è segnalato sulle principali guide turistiche per gli amanti della bicicletta, delle moto e degli escursionisti in generale e sarebbe un vero peccato lasciare la Galleria chiusa “con le quattro frecce” e le due valli isolate proprio quando sono attesi milioni di visitatori.

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6 Commenti

1 Commento

  1. Bruno

    31 Marzo 2025 at 20:10

    dopo quello che ho letto l omessa esultanza per una biella che non riconosce la resistenza è vergognoso illuminare di tricolore la città dovrebbero vergognarsi tutta la giunta e le teste vuote che la governano

  2. Ardmando

    31 Marzo 2025 at 20:47

    E ci meravigliamo? Non serve specificare di quale colore politico siano le “proteste”, notoriamente sono contro legalità e Forze dell’Ordine, figuriamoci se sono a conoscenza del valore (riconosciuto a livello Mondiale) del Corpo degli Alpini. Sono gli stessi che sminuiscono l’evento dell’Adunata e che criticano QUALSIASI cosa si faccia a Biella e Provincia. Nulla di nuovo, quindi. PER FORTUNA le cose a Biella si fanno o non si fanno a prescindere dai soliti detrattori rossi, abili artisti circensi.

  3. Bruno

    31 Marzo 2025 at 20:57

    mandate Armando da un psichiatra

  4. Luigi

    31 Marzo 2025 at 21:34

    Probabilmente I “Rossi” che si oppongono a tutto, non anno fatto la Naja, almeno spero, Alpini o Fanti, sanno cosa vuol dire Patria, caro Bruno finiscila di fare il buffone, con le tue sparate ideologiche.

    • Bruno

      31 Marzo 2025 at 22:14

      da rosso come dici tu vai a cagare la patria è il mondo

    • Ardmando

      1 Aprile 2025 at 8:09

      Non sperare di ottenere una risposta coerente. Ai rossi interessano solo la criminalità i centri sociali e gli immigrati.

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