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Eventi & Cultura

Uno straordinario coro di nonnine

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All’interno della Parrocchia di Santo Stefano ci sono anche delle “nonnine” con la voglia di cantare: sono quelle della Terza Età, che si sono date anche un nome d’arte: “Santo Stefano Sisters”. Sabato scorso, in occasione della tradizionale “Cena degli auguri” che si tiene annualmente nei locali dell’Oratorio, hanno dapprima scaldato l’ambiente con una canzone molto popolare “Tanto pe cantà” di Nino Manfredi. Poi hanno intonato un canto sacro (una antica Salve Regina), e in ultimo  hanno affrontato un tema di grande attualità, quello del lavoro che a Biella non c’è più, con “Chitarra Bieleisa”, un brano ottenuto riadattando la  celeberrima Chitarra Romana di Claudio Villa. Gli applausi sono stati fragorosi e meritati al termine del breve ma sentito concertino.

All’interno della Parrocchia di Santo Stefano ci sono anche delle “nonnine” con la voglia di cantare: sono quelle della Terza Età, che si sono date anche un nome d’arte: “Santo Stefano Sisters”. Sabato scorso, in occasione della tradizionale “Cena degli auguri” che si tiene annualmente nei locali dell’Oratorio, hanno dapprima scaldato l’ambiente con una canzone molto popolare “Tanto pe cantà” di Nino Manfredi. Poi hanno intonato un canto sacro (una antica Salve Regina), e in ultimo  hanno affrontato un tema di grande attualità, quello del lavoro che a Biella non c’è più, con “Chitarra Bieleisa”, un brano ottenuto riadattando la  celeberrima Chitarra Romana di Claudio Villa. Gli applausi sono stati fragorosi e meritati al termine del breve ma sentito concertino.
“Si, è andata bene – conferma con soddisfazione Carlo, che le dirige ma che ritiene di non essere il loro maestro, ma, piuttosto, il loro “motivatore”. Sono molto orgoglioso di loro”. Non è facile, per delle persone anziane, vincere paure e esitazioni, salire su un palco davanti a 2-300 persone, e mettersi a cantare, ma ce l’hanno fatta. Le signore della terza età, (seguite da Graziella e Paola, più Adriano che ha anche il duro compito di accompagnare chi ha problemi di trasporto), da sempre si ritrovavano il martedì pomeriggio in Oratorio, per un incontro che inizia con una preghierina, due chiacchiere tra amiche e si conclude con the e pasticcini. E’ un momento bello, in cui si mettono da parte i problemi dell’età che avanza, la salute, i pensieri tristi, la solitudine. E cosa c’è di meglio di una canzoncina per scacciare i pensieri? A cantare un po’ più “sul serio”si è cominciato 5 anni fa, e con gli anni ci sono stati dei miglioramenti: ma quel che conta non è la qualità bensì lo spirito, l’impegno, l’entusiasmo. Il concertino dura una quindicina di minuti ma impegna parecchio: praticamente si comincia a provare (un’oretta scarsa alla settimana) già a settembre /ottobre.
La soddisfazione non è solo mia, e delle altre persone citate, che più di me si occupano di questo Gruppo – continua Carlo B. – ma anche del nostro Parroco, don Carlo Gariazzo. Con le nonnine infatti si completa un ciclo che ha inizio con il catechismo (Prima Comunione e Cresima), si sviluppa con i giovani e gli animatori, e si sostiene con la presenza degli adulti. Le nonnine chiudono, per così dire, il cerchio. Portando una nota di allegria e un messaggio di vitalità.
Età media delle “Santo Stefano Sisters”? Beh, il vero orgoglio è proprio questo: 80 anni e forse più. La più anziana va per i 93. E qualche anno fa un paio di coriste rasentavano il secolo…..

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