Eventi & Cultura
Una serata con lo scrittore Andrea Vitali
Lo scrittore Andrea Vitali sarà ospite a Biella giovedì 8 maggio, alle 21 nella sala conferenze del Museo del Territorio al Chiostro di San Sebastiano. La serata, alla quale l’ingresso è libero per tutti coloro che vorranno intervenire, è promossa dall’Associazione Biella Incontri e Racconti, che periodicamente organizza convegni con importanti autori letterari per avvicinare il grande pubblico alla lettura. Vitali, che è uno degli autori più noti e apprezzati nel panorama letterario italiano, presenterà uno dei due libri che ha pubblicato quest’anno: “Premiata ditta sorelle Ficcadenti”, edito da Rizzoli.
Lo scrittore Andrea Vitali sarà ospite a Biella giovedì 8 maggio, alle 21 nella sala conferenze del Museo del Territorio al Chiostro di San Sebastiano. La serata, alla quale l’ingresso è libero per tutti coloro che vorranno intervenire, è promossa dall’Associazione Biella Incontri e Racconti, che periodicamente organizza convegni con importanti autori letterari per avvicinare il grande pubblico alla lettura.
Vitali, che è uno degli autori più noti e apprezzati nel panorama letterario italiano, presenterà uno dei due libri che ha pubblicato quest’anno: “Premiata ditta sorelle Ficcadenti”, edito da Rizzoli.
Si tratta di una storia ironica, umoristica, con una venatura di mistero, che si svolge nei luoghi cari allo scrittore, sulla sponda lecchese del lago di Como, a Bellano, paese d’origine di Vitali. La vicenda è collocata nel 1915, subito dopo il primo dopoguerra, in una provincia del nord Italia ancora scossa dai lutti del conflitto e da un livello socio-economico della società dell’epoca contraddistinto dalla fatica di mettere insieme il pranzo con la cena, ma anche da una grande genuinità delle persone. Un mondo semplice in cui anche le cose più piccole, come l’apertura in paese di una nuova merceria o la nascita di una fabbrica di bottoni di alta fattura artigianale, rappresentano eventi rilevanti sui quali la piccola comunità lacustre si interroga, fantastica e favoleggia. Eventi quotidiani che fanno parlare tutto il paese, come il fatto che uno sciocco ragazzone, fino a quel momento dedito solo al lavoro e all’aiuto agli anziani genitori, possa innamorarsi irrazionalmente della bella e prorompente merciaia, che con la sorella un po’ racchia ha aperto il nuovo negozio. E poi c’è il mistero, da dove vengono le sorelle Ficcadenti? A che titolo la loro merceria può fregiarsi della dicitura “premiata ditta”? Dove va e cosa fa ogni giovedì la più bella delle due quando lascia il paese?
I personaggi sono caratterizzati straordinariamente: i preti, le loro perpetue, le berghine, i merciai rivali, il segretario comunale, i mercai concorrenti e le loro mogli, il notaio crapulone di Como e il suo scagnozzo bracconiere. E così via.
Una storia che riassume in sé tutti i tratti della tipica provincia italiana del nord, tanto cara all’autore, in un Paese come il nostro troppo spesso attento solo ai fatti delle grandi città metropolitane. Il racconto di un’Italia che non c’è più, ma che per certi versi è ancora viva e cova come un fuoco sotto la cenere di un falò, solo dove certi stili di vita e certi modi di essere e di fare sono ancora possibili: nelle piccole realtà locali.
Con la serata dedicata a Andrea Vitali, l’associazione Biella Incontri e Racconti inaugura un doppio appuntamento che sicuramente incontrerà il favore del pubblico. Il prossimo giovedì 29 maggio, sempre al Museo del Territorio di Biella alle 21, sarà infatti ospite la nota giornalista Alessandra Comazzi, critico televisivo de “La Stampa” e protagonista di numerose trasmissione televisive su Rai e Mediaset, che, in occasione del 60° anniversario della nascita della televisione in Italia, ha scritto il libro “La tv che mi piace”, che sarà presentato a Biella, in cui raccoglie aneddoti, ricordi, profili di personaggi famosi, programmi e generi televisivi, raccontati con grande freschezza da una testimone diretta dell’evoluzione dell’offerta televisiva italiana in questi anni.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Figlio di Edvige ed Antonio Vitali, entrambi impiegati comunali, è nato e cresciuto a Bellano, sulla sponda orientale (quella “lecchese”) del lago di Como, con altri cinque fratelli. Dopo aver frequentato quello che lui stesso definisce «il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, rinuncia alle sue inclinazioni verso il giornalismo e, per soddisfare le aspirazioni paterne, si laurea in medicina all’Università Statale di Milano nel 1982. Sposato con Manuela, da cui ha avuto il figlio Domenico, vive da sempre ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale.
In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (Premio Montblanc per il romanzo giovane) ispirato da vicende narrategli proprio da suo padre. Nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il vero successo giunge nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Bruno Gioffrè 2004), romanzo corale e polifonico le cui affabulazioni, ricche di stilemi del linguaggio parlato, coprono cinquant’anni di vita paesana fino ai turbolenti anni settanta. L’immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, sulla scia di scrittori come Mario Soldati e Piero Chiara. Tuttavia il medico di Bellano, pur riconoscendo i propri debiti nei loro confronti, preferisce rifarsi soprattutto all’arte di “raccontar storie” di Giovanni Arpino. Fino ad oggi ha pubblicato in 24 anni ben 45 romanzi di successo. Da quest’anno Vitali è anche protagonista il giovedì mattina su Radio 24 della trasmissione “Cuore e denari”, all’interno della quale cura la rubrica letteraria per gli ascolatori “Cuore, denari e Vitali”.
Nel 2004 gli è stato assegnato il Premio Dessì, sezione narrativa, per il romanzo La signorina Tecla Manzi. Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà, che è stato finalista anche al Premio Stresa. Nel 2008 ha vinto il Premio Boccaccio per tutta la sua produzione narrativa e in particolare per La modista, con cui ha ottenuto anche il Premio Hemingway. Il suo romanzo, Almeno il cappello, ha vinto il Premio La Tore Isola d’Elba ed è stato tra i finalisti sia allo Strega che al Campiello 2009.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Serbia, Grecia, Romania, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Ungheria e Giappone.
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