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“Un grazie di fine stagione” da parte di Salute in Movimento

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Esibizione ufficiale del gruppo di donne che hanno aderito alla proposta di “Salute in movimento”, progetto nato dalla collaborazione fra il Panathlon Club Biella e il Fondo Edo Tempia, integrato nel programma “Insieme per vincere nella vita e nello sport” delle due associazioni.

Esibizione ufficiale del gruppo di donne che hanno aderito alla proposta di “Salute in movimento”, progetto nato dalla collaborazione fra il Panathlon Club Biella e il Fondo Edo Tempia, integrato nel programma “Insieme per vincere nella vita e nello sport” delle due associazioni.

“Un grazie a fine stagione” è in programma venerdì 4 luglio ai giardini del Fondo Edo Tempia (entrata da via Malta e via Marconi), alle 20,30.

“Salute in movimento” definisce una proposta di espressione motoria di gruppo svolta attraverso la musica e il movimento ritmico, quale strumento di promozione della salute e miglioramento del benessere psicofisico generale. L’offerta è rivolta alle donne che condividono il piacere di muoversi, indipendentemente dalle proprie attuali capacità e dall’età.

Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World cancer research fund) ha terminato nel 2007 un’opera imponente di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione, sport e tumori a cui hanno collaborato oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologici provenienti dai centri di ricerca più prestigiosi del mondo. Ne è nato un decalogo di cui ai punti 1 e 2 viene consigliato: mantenersi snelli tutta la vita; mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni.

È interessante notare come il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro non dica come svolgere le attività lasciando ampio sfogo alle iniziative e fantasie agli operatori. Il progetto “Salute in movimento” s’inserisce a pieno titolo nelle iniziative di prevenzione oncologica sia per la riduzione dell’incidenza di nuovi casi di tumore (prevenzione primaria) sia per la prevenzione terziaria, ossia persone già ammalate di cancro, in quanto il punto 10 del decalogo ricorda che nei limiti degli studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la prevenzione del cancro attraverso corretti stili di vita valgono anche per chi si è già ammalato.

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