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“Quella volta che Checco a Biella…”

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Oggi sbanca i botteghini con i suoi film, nel 2006 era un comico emergente ed è proprio in quel periodo che venne a Biella per uno spettacolo. A raccontare un simpatico aneddoto sulla serata trascorsa in città da Checco Zalone è Andrea Guasco, presentatore dell’evento.

Oggi sbanca i botteghini con i suoi film, nel 2006 era un comico emergente ed è proprio in quel periodo che venne a Biella per uno spettacolo. A raccontare un simpatico aneddoto sulla serata trascorsa in città da Checco Zalone è Andrea Guasco, presentatore dell’evento organizzato da IEB Comunicazione con la collaborazione di AFG Promotion.

“Nel 2006 – ha ricordato su Facebook – presentai la prima edizione de ‘La notte Bianca’ a Biella. Ospiti centrali della serata erano alcuni comici di Zelig: Paniate e Santonastaso, Alessandro Politii, Katia e Valeria e Luca Medici. Quello che ora tutti conoscono come Checco Zalone. Cantò “Siamo una squadra fortissimi” che bene avrebbe portato all’Italia mondiale dove si stava facendo onore Alberto Gilardino. Con ‘Grande Mago’ e ‘Checco’, a fine serata andammo al locale allora in voga, l’Acqua 13 di Andrea Venier, dove il mio amico Marco Mini faceva il dj”.

Ed è proprio in questo contesto che viene fuori l’indole di Checco Zalone: “Non mi colpì molto sul palco il buon Medici – continua il post di Guasco -, ma invece lo fece nel locale. O meglio alla sua uscita. Tornando a piedi da via Serralunga verso piazza del Sociale, alcuni soliti noti si stavano spintonando in un preludio di rissa. La cosa mi imbarazzò: i comici erano miei ospiti e da buon padrone di casa ci tenevo che la città di Biella facesse bella figura. Checco mi guardò, mi spinse e imitando la voce di uno dei protagonisti della pessima situazione disse urlando: ‘Tu alla mia ragazza ce la devi lasciare stare! Altrimenti chiamo mio cugino Mecco che ti mette il petardo in piazza e ti rovina la Notte Bianca!!’. La battuta stemperò il mio imbarazzo e fece tacere i tre del litigio. Non so se Checco sia un grande comico, ma sicuramente in quel momento dimostrò di avere le antenne giuste per cogliere il momento e girarlo in farsa. E’ questo il segreto di Checco Zalone. Sa cogliere il momento e girarlo in farsa mettendo a nudo le nostre pochezze umane e i nostri limiti italiani. Come il buon Sordi. E qui gli faccio un gran complimento e in ricordo di quella serata gli auguro tutto il successo del mondo”.

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