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Economia

I cinesi comprano ancora: anche il Luxor è passato di mano

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Così come è accaduto in passato per altri famosi locali pubblici (vedasi ad esempio Holiday, City, Bar Stella), gli acquirenti proveniente dal’Estremo oriente hanno preso il posto dei nostri connazionali.

l popolare bar Luxor situato nel centro cittadino all’angolo tra le vie Vescovado e Garibaldi è stato acquistato dai cinesi.

Così come è accaduto in passato per altri famosi locali pubblici (vedasi ad esempio Holiday, City, Bar Stella), gli acquirenti proveniente dal’Estremo oriente hanno preso il posto dei nostri connazionali. Insomma nulla di nuovo anche se rispetto a qualche anno fa l’onda lunga cinese si muove con più circospezione.

La conferma arriva da Mario Novaretti, presidente di Ascom. «Non c’è nulla di sorprendente – afferma – nell’epoca dell’internalizzazione spinta, queste cose ci stanno. Certamente rispetto agli esordi, per quanto riguarda Biella i cinesi, come altri, si muovono con più circospezione. Anche loro sono andati incontro a delle esperienze negative e quindi è normale un atteggiamento moderato. I soldi non si buttano via da nessuna parte del mondo».

Ma quanto è ampia l’internalizzazione del commercio biellese?

«Attualmente – risponde il presidente – il 15-20 cento degli iscritti è extracomunitario anche se in qualche modo il dato è falsato dall’elevato numero di venditori ambulanti. A differenza degli italiani, ogni componente di una  famiglia extracomunitaria pur lavorando nella stessa impresa ha una gestione contabile propria e questo provoca un numero superiore di partite Iva. Ma ritornando al discorso generale, per quanto riguarda l’interesse dei cinesi nei confronti dei nostri esercizi, posso dire che l’offerta è notevolmente superiore alla domanda. Ovvero ci sono più esercenti italiani interessati a vendere di quanti cinesi abbiano intenzione di comprare».

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