Travolti sulle strisce, sono stati soccorsi da due bariste del centro

Sono stati travolti da un’auto mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali. Protagonisti della vicenda due coniugi 50enni. Sono finiti in ospedale. Ferito anche il loro cagnolino, che tenevano al guinzaglio.

Sono stati travolti da un’auto, mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali. Protagonisti della vicenda due coniugi 50enni. Sono finiti in ospedale. Ferito anche il loro cagnolino, che tenevano al guinzaglio.

E’ successo domenica sera. I due, insieme al loro amico a quattro zampe, erano appena usciti dal popolarissimo bar Vanilla di piazza Martiri della Libertà. Stavano, come detto, attraversando sulle strisce pedonali quando è sopraggiunta un’auto che li ha travolti in pieno. L’uomo è rimbalzato sul cofano della vettura, una utilitaria di colore scuro, mentre la donna è rovinata a terra. L’incidente ha attirato l’attenzione dei clienti e dei dipendenti del locale pubblico. Sono state proprio due giovani bariste, le prime ad accorrere in aiuto della coppia. «Stavo lavorando – spiega Veronica – quando ho sentito il colpo. Il conducente dell’auto si è fermato subito: col buio non li aveva proprio visti. Abbiamo immediatamente chiamato il 118».

«Sono anche un’infermiera – racconta ancora – ho detto loro di star fermi, non muoversi. Poi sono andata a prendere delle giacche e dei maglioni. Li abbiamo coperti. Si lamentavano, poverini. Avevano male ed erano spaventati, molto agitati. Quando sono arrivate le ambulanze il personale sanitario si è preso cura di loro».

Portati in ospedale l’uomo ha riportato un importante trauma alla schiena, la donna all’anca. Sono stati ricoverati. Le loro condizioni non sono comunque, fortunatamente, gravi. Anche il cagnolino è dovuto ricorrere alle cure mediche: ha sbattuto violentemente la testa a terra. E’ stato protato al pronto soccorso per cani di Cossila san Grato.

«Non ho fatto nulla di speciale – spiega Veronica – ho visto l’incidente e ho prestato soccorso a due persone ferite. Al di là del fatto che sono anche un’infermiera credo che sia un dovere morale e civico».

Sulla vicenda indaga la Polizia.

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