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Cronaca

Sospese le ricerche dell’uomo scomparso sul Monte Rosa con il parapendio

Capanna Gnifetti

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È scomparso nella giornata di sabato 1 aprile sul massiccio del Monte Rosa. L’ultimo segnale del suo gps lo aveva individuato ai 3647 metri della Capanna Gnifetti, in Valsesia, poi se ne sono completamente perse le tracce. L’allarme era stato dato dai familiari, che non lo hanno visto tornare e non sono riusciti a mettersi in contatto con lui. La sua vettura era stata trovata martedì a Staffal, frazione di Gressoney-La-Trinité.

L’uomo era partito dal versante valdostano, più precisamente da Gressoney-La-Trinité. Qui, ancora in paese, l’uomo era stato visto con la vela da parapendio. Poi, come accennato, c’è la certezza che sia arrivato fino a Capanna Gnifetti, dove è stata rilevata l’ultima traccia del suo gps. Da qui, più nulla. In realtà, l’allarme per il mancato rientro è stato lanciato solo dopo più di un giorno. In ogni caso, le operazioni di soccorso erano partite subito, e in poco tempo era stata avvistata la vettura nel parcheggio di Staffal. Dentro la vettura c’erano un paio di scarpe e qualche vestito.

Per le operazioni ci si era avvalsi anche di elicotteri. Martedì le condizioni meteo non lo permettevano, per cui il primo volo di ricognizione è stato fatto mercoledì pomeriggio, cui è seguita un’intensa giornata di ricerche nella giornata di giovedì 6 aprile. Si è trattato di un’operazione congiunta tra Valle d’Aosta e Piemonte che ha visto coinvolti una ventina di soccorritori tra Soccorso alpino e Guardia di finanza di Cervinia e di Alagna. Sono stati utilizzati tre elicotteri e setacciati i ghiacciai del Monte Rosa, ma dello scialpinista ungherese non è emersa alcuna traccia. Per questo le ricerche sono state sospese.

In effetti, non si è capito che dalla Gnifetti il 36enne abbia proseguito a piedi verso il Rifugio Capanna Margherita o se abbia voluto lanciarsi con il parapendio da qualche punto nelle vicinanze del rifugio. Nessuno ha saputo dare indicazioni in tal senso.

 

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