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Cronaca

Ragazzina di 12 anni si toglie la vita con un asciugamano

E’ spirata ieri al Reparto Rianimazione dell’ospedale Regina Margherita

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Ragazzina di 12 anni si toglie la vita con un asciugamano

Ragazzina di 12 anni si toglie la vita con un asciugamano

Grande dolore e sconcerto per la morte di una ragazzina di 12 anni avvenuta ieri al Reparto Rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

La giovane, che frequenta una scuola media di Asti, è stata trovata venerdì sera in gravissime condizioni nel bagno della casa di famiglia a Rocca d’Arazzo nell’Astigiano. Subito chiaro cosa fosse successo: ha tentato di togliersi la vita con un asciugamano.

Morta per asfissia

Quando è stata trovata era ancora viva ma erano già evidenti, ai soccorritori, i danni provocati dall’asfissia. La corsa al Regina Margherita con la speranza di un miracolo che, purtroppo, non c’è stato. I genitori, nel pomeriggio di ieri, martedì, hanno acconsentito all’espianto degli organi. Della drammatica vicenda sono stati interessati i carabinieri, che hanno fatto i primi rilievi e sentito le prime testimonianze e che hanno subito informato la Procura della Repubblica.

Forse una sfida su Tik Tok

Come riferisce La Nuova Provincia di Asti, è il sostituto procuratore Laura Deodato che sta trattando, con la massima delicatezza, la morte inspiegabile della dodicenne. Non ha ritenuto di disporre l’autopsia, vista la manifesta causa della morte ma ha aperto un fascicolo di indagine per cercare di comprendere i motivi del gesto della ragazzina. Saranno sentite le persone di famiglia e tutte quelle che gravitavano intorno alla dodicenne e sono già stati acquisiti tutti i dispositivi a sua disposizione per una accurata ricerca social in cui trovare eventuali risposte.

Sullo sfondo, infatti, vi è anche l’eventualità di una challenge di Tik Tok andata male.

Cos’è il “Blackout challenge”

Come riportano siti e blog specializzati, è purtroppo tornata in voga la scioccante sfida social nota come “Blackout challenge” che consiste nel filmarsi mentre ci si cimenta in una prova di resistenza al soffocamento con cinture, corde e altro.

Dalla Procura, che ha ipotizzato un reato di istigazione al suicidio, massimo riserbo sulle indagini e si sottolinea che questi accertamenti vengono fatti anche per eventualmente escludere la partecipazione della ragazzina alla challenge.

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