Seguici su

Cronaca

Per i dipendenti della Consolata 49 anni di carcere

Pubblicato

il

Il primo dei processi per i maltrattamenti ai danni di anziani disabili alla Consolata di Borgo D’Ale si è chiuso con 49 anni di carcere. I soggetti interessati sono 18, tra operatori assistenziali, infermieri e educatori. 

Il primo dei processi per i maltrattamenti ai danni di anziani disabili alla Consolata di Borgo D’Ale si è chiuso con 49 anni di carcere. I soggetti interessati sono 18, tra operatori assistenziali, infermieri e educatori. 

Dopo due ore di camera di Consiglio, il giudice per l’udienza preliminare Giovanni Campese ha condannato i sette imputati col rito abbreviato ad una pena compresa tra i 4 anni e 8 mesi, la più alta, ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, quella minore. Gli undici imputati che avevano chiesto il patteggiamento hanno concordato una pena che varia dai 4 anni e 5 mesi ad 1 anno e 6 mesi di reclusione. Per tre patteggiamenti e due riti abbreviati il giudice ha sospeso la pena. Il pubblico ministero, Davide Pretti, in fase di requisitoria, aveva chiesto per gli abbreviati una pena compresa tra i 2 e i 4 anni.

“Da parte nostra c’è la massima soddisfazione – commentano dalla procura della Repubblica di Vercelli – perché é stata accolta la nostra impostazione e sono state assegnate pene severe per quei tipi di reato, estremamente gravi”.

Gli imputati erano accusati a vario titolo di maltrattamenti e sequestro di persona. Alla Sereni Orizzonti, società che gestisce La Consolata, non è stato riconosciuto il risarcimento danni. Le parti civili che si sono costituite sono in tutto 13; per alcuni dei pazienti maltrattati il giudice ha riconosciuto un risarcimento compreso tra i 5.000 e i 10.000 euro.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook