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Cronaca

Mio papà non è morto per colpa del trasloco

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“Vogliamo sgomberare il campo da  equivoci ed evitare che venga sfruttata la morte di un uomo per fare facile sensazionalismo. Mio padre era gravemente malato da tempo, il caso ha voluto che sia mancato durante il trasporto in ambulanza al nuovo nosocomio, ma non è certamente colpa di nessuno. I medici hanno fatto  tutto il possibile per lui, curandolo con amore e competenza”. A parlare è Massimo Romagnolo, figlio di Marino, 72 anni, scomparso lunedì nel tragitto che dal Degli Infermi porta al nuovo ospedale di regione Villanetto.

“Vogliamo sgomberare il campo da  equivoci ed evitare che venga sfruttata la morte di un uomo per fare facile sensazionalismo. Mio padre era gravemente malato da tempo, il caso ha voluto che sia mancato durante il trasporto in ambulanza al nuovo nosocomio, ma non è certamente colpa di nessuno. I medici hanno fatto  tutto il possibile per lui, curandolo con amore e competenza”. A parlare è Massimo Romagnolo, figlio di Marino, 72 anni, scomparso lunedì nel tragitto che dal Degli Infermi porta al nuovo ospedale di regione Villanetto.

“Mio papà era già malato da anni – spiega l’uomo –  e tre settimane fa gli è stata diagnosticata una grave malattia in stato avanzato. Sapevamo che ci avrebbe lasciati da un momento all’altro».

Elisabetta Ferrari

L’intervista completa è pubblicata sulla Nuova Provincia di Biella in edicola oggi.

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