Seguici su

Cronaca

Macellano una pecora senza permesso, sanzione di 3mila euro

Pubblicato

il

Macellavano animali abusivamente, ma sono stati scoperti e denunciati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Nei guai sono finiti i proprietari di un allevamento del Biellese, che sono stati multati come prevede la legge.

Macellavano animali abusivamente, ma sono stati scoperti e denunciati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Nei guai sono finiti i proprietari di un allevamento del Biellese, che sono stati multati come prevede la legge.
L’operazione fa parte di una campagna di controlli presso gli allevatori del territorio. L’attività era finalizzata ad assicurare la piena tracciabilità di tutte le produzioni di carni, a partire dal primo passaggio della filiera di produzione, quello degli allevamenti dei capi di bestiame.

Sono stati effettuati una decina di controlli che, alla fine, hanno consentito di individuare anche un caso di macellazione abusiva. A due persone residenti una in provincia di Biella ed una in provincia di Vercelli, è stata contestata l’esecuzione di macellazione abusiva di un capo di ovino. I due, si tratta rispettivamente del proprietario dell’animale e di colui che risulta abbia proceduto materialmente alle operazioni, sono stati sanzionati, con una multa amministrativa da  3.098 euro, per aver proceduto alla macellazione  di una pecora senza la prescritta comunicazione all’Autorità sanitaria ed un in luogo non idoneo né autorizzato per l’esercizio della macellazione. Il capo macellato è stato sottoposto a sequestro amministrativo. «Contestualmente – spiega il comandante provinciale, Valerio Cappello – è stato richiesto l’intervenuto dell’Autorità sanitaria che ha disposto verifiche su tutti gli aspetti sanitari di competenza sia sul capo sequestrato che sull’allevamento». Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare quali siano state le cause della morte dell’animale.

In un secondo caso è stato sanzionato un allevatore di Mongrando. Deteneva alcuni vitelli privi di tracciabilità di origine. Uno  di circa 5 mesi e  altri quattro cuccioli dell’età presumibile di 20-30 giorni. Erano sprovvisti di auricolare di riconoscimento e non registrati sui documenti di stalla. La valutazione sulle condizioni di salute degli animali è stata rinviata all’Autorità sanitaria territorialmente competente, l’A.S.L. di Biella, allo scopo di determinare l’età esatta degli animali ritrovati e lo stato di salute di tutti i bovini privi di tracciabilità. L’allevatore è stato sanzionato per  500 euro. «È importante evidenziare che – prosegue Cappello – gli auricolari e la registrazione dei bovini sono condizione necessaria per assicurare la piena tracciabilità, sin dalla nascita e dall’inizio della filiera, dei processi produttivi di carni bovine».

Il Corpo Forestale dello Stato, con la collaborazione dell’A.S.L. di Biella, sta intensificando i controlli di filiera nel settore agro-alimentare, a tutela della tracciabilità piena dei prodotti, della loro salubrità e qualità. Il settore delle carni, in Italia, è uno di quelli sottoposti a maggiori garanzie a tutela del consumatore. In provincia di Biella, poi, l’allevamento di animali da destinare a fini alimentari rappresenta una realtà economica di notevole interesse. Il Corpo procederà ad intensificare l’attività di controllo su tutta la filiera agro-alimentare per assicurare qualità e salubrità delle produzioni agricole del territorio ed a garanzia dei produttori che operano nel pieno rispetto della legge.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook