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Cronaca

L’agente picchiato in carcere è stato difeso da un altro detenuto

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Test omosessualità a poliziotto, risarcito con 10mila euro. Un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte ottenendo un indennizzo di 10mila euro per "danno morale".

BIELLA – E’ stato un detenuto a bloccare la furia dell’uomo che stava aggredendo un agente in carcere. C’è una nota positiva nel brutto episodio di violenza andato in scena venerdì in viale dei Tigli ed è proprio il ruolo avuto da un altro recluso: è stato lui il primo a intervenire per porre fine all’aggressione, evitando così il peggio.

La vicenda

Stando a quanto si apprende, ad aggredire l’agente della polizia penitenziaria sarebbe stato un detenuto sudamericano che sta scontando una condanna per omicidio. A far scattare la violenza dell’uomo, affetto da disturbi psichiatrici, sarebbe stato il rifiuto opposto dal poliziotto alla sua pretesa di essere immediatamente accompagnato a parlare con la sorveglianza generale.

Come accennato, il peggio è stato evitato anche grazie all’intervento di un’altra persona reclusa, che si sarebbe messa in mezzo cercando di fermare la furia del detenuto e di proteggere l’agente preso a pugni e schiaffi e scaraventato a terra.

Soccorso poi dai colleghi, il poliziotto è stato accompagnato prima presso l’infermeria del carcere e poi al pronto soccorso dell’Ospedale degli Infermi di Ponderano.

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