Seguici su

Cronaca

Doppia aggressione nel carcere di via Dei Tigli

Pubblicato

il

Quella di mercoledì scorso è stata una giornata particolarmente violenta al carcere di via Dei Tigli.

Quella di mercoledì scorso è stata una giornata particolarmente violenta al carcere di via Dei Tigli.

Un primo episodio si è verificato in mattinata, quando un detenuto di nazionalità marocchina, I.E., è stato aggredito nel carcere di via Dei Tigli, mentre si trovava nel locale docce del primo piano, da altri tre detenuti, poi scoperti essere due albanesi e un italiano.

I tre hanno approfittato del momento nel quale era in corso l’accesso ai cortili per entrare nel locale docce, consumare l’aggressione e mischiarsi poi nella massa degli altri detenuti.

La vittime dell’aggressione è stata trasportata in ospedale per le cure del caso se la caverà con sette giorni di prognosi. Gli è stata diagnostica una ferita all’occhio, curata con quattro punti di sutura.

Immediatamente è scattata l’indagine per identificare i colpevoli, appunto identificati in due albanesi e un italiano, ancora sconosciuti però i motivi del violento gesto.

Rientrato dall’ospedale, intanto, il marocchino ha dato fuoco alla propria cella, nel frattempo trasferita al terzo piano, provvedimento adottato per evitare che potesse incontrarsi nuovamente con gli aggressori. Il motivo dell’incendio sembrerebbe essere di protesta proprio nei confronti del suo trasferimento, in quanto pareva volere l’opportunità di consumare la sua vendetta personale. A salvarlo dalle fiamme è stato solo l’immediato intervento degli agenti in servizio, che hanno dovuto evacuare l’intero reparto prima di domare l’incendio, del quale ora il detenuto dovrà rispondere penalmente.

Nel pomeriggio, poi, sempre al terzo piano, mentre i detenuti trascorrevano alcuni momenti nei corridoi, un italiano è entrato in una stanza ed aggredire altro detenuto marocchino, curato direttamente dal medico del carcere: se la caverà in pochi giorni. Immediata è scattata anche in questo caso la ricostruzione da parte degli agenti, mentre l’aggressore dovrà subire le conseguenze disciplinari che gli costeranno 75 giorni di liberazione anticipata.

Non si conoscono ancora i veri motivi delle due aggressioni, ma non è da escludere che siano legate alla scoperta, fatta proprio nella mattinata di mercoledì dagli esperti informatici della polizia penitenziaria, delle manomissione delle televisioni in dotazione alle celle, manomissioni volte a consentire la visione di emittenti televisive altrimenti vietate ai detenuti.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook