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Cronaca

Coppia di settantenni sottrae 500mila euro

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Quattro anni di reclusione. E’ questa la condanna chiesta dal pubblico ministero nei confronti di Celestino Pregnolato, 71 anni, residente in provincia, accusato di tentata estorsione.

Quattro anni di reclusione. E’ questa la condanna chiesta dal pubblico ministero nei confronti di Celestino Pregnolato, 71 anni, residente in provincia, accusato di tentata estorsione.
Con lui a giudizio, nello stesso processo, anche Liliana De Bernardi, 71enne di Ronco Biellese, lei alla sbarra per appropriazione indebita, con una richiesta di dodici mesi di carcere.
I fatti risalgono al lontano 2008 quando la coppia, difesa dall’avvocato Sergio Gronda, entra in contatto con i titolari di una lavanderia, a loro volta assistiti da Massimo Pozzo del Foro di Biella. Sono in difficoltà economiche e temendo un tracollo finanziario chiedono a uno degli imputati di diventare cointenstatario di un conto corrente, nel quale versare i soldi ricevuti in eredità, circa 500 mila euro, in modo che non finissero nelle mani dei creditori.
Passato qualche mese, una delle vittime si reca in banca e scopre che il conto è stato svuotato. Chiede quindi spiegazioni a chi firmava insieme a lei i prelievi e viene minacciata. Questa la versione di accusa e parte civile.
Da parte sua, la difesa ha evidenziato come le vere vittime sarebbero stati i suoi assistiti, presi di mira dalla controparte, che aveva addirittura registrato una conversazione nel corso della quale li sfidava ad assumersi le loro responsabilità, e che comunque il reato di appropriazione indebita, passati così tanti anni dai fatti, sarebbe ormai prescritto. Il giudice Anna Ferretti, al termine delle arringhe, ha fissato per il 16 gennaio del 2017 una nuova udienza per le repliche e la lettura della sentenza.

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