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Biella

Con la scusa di chiedere informazioni le rubano la borsa: arrestate due donne e un uomo

I tre fanno parte di una banda dedita ai furti. Individuati dalla Polizia di Biella grazie alla loro auto

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BIELLA – Individuata “banda” dedita ai furti: la Polizia di Stato arresta tre persone per il reato di furto in concorso.

In carcere due donne e un uomo

La Polizia di Stato ha tratto in arresto tre persone, due donne e un uomo, irregolari sul territorio nazionale, rispettivamente di 28, 30 e 33 anni senza fissa dimora, per il reato di furto aggravato in concorso perpetrato ai danni di una donna, 72 anni residente nella Provincia di Biella. Nel corso di un’attività diretta alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, gli operatori della Polizia di Stato di Biella intercettavano un’autovettura già segnalata in quanto impiegata per precedenti furti perpetrati a Biella e in altri comuni del nord Italia.

Intercettati grazie alla loro autovettura

Veniva subito diramata la nota circa la presenza dell’autovettura nel territorio biellese la quale veniva nuovamente intercettata mentre usciva dal parcheggio sotterraneo del supermercato Esselunga di Biella. A quel punto, gli operatori davano il via ad un’attenta e scrupolosa attività di pedinamento notando che due individui si nascondevano nei sedili posteriori mentre non risultava esserci nessuno seduto sul sedile anteriore lato passeggero. Durante le operazioni si aveva modo di appurare che qualche istante prima una donna, mentre sistemava la spesa in auto, aveva subito il furto della propria borsa proprio all’interno del parcheggio del supermercato, e ne stava denunciando l’accaduto al responsabile dell’esercizio commerciale.

Pedinano la macchina

Mentre l’autovettura sospetta percorreva le vie del comune di Biella in direzione Gaglianico, gli operatori notavano che uno degli occupanti scendendo dall’auto, nel frattempo accostatasi, gettava una busta in plastica bianca all’interno di un cassonetto dei rifiuti adibito alla raccolta del vetro. Tale gesto spingeva gli operatori ad intimare l’alt al veicolo e ai suoi occupanti i quali venivano tutti identificati. Contestualmente veniva recuperata la busta in plastica all’interno della quale veniva rinvenuta una borsa da donna contenente una serie di documenti ed effetti personali riconducibili proprio alla settantaduenne che aveva segnalato il patito furto.

Ricostruiscono il furto

Gli accertamenti esperiti consentivano di ricostruire la vicenda in base alla quale la settantaduenne, intenta a sistemare la spesa nella propria auto, veniva avvicinata da una giovane donna che le chiedeva delle informazioni stradali. A quel punto, uno dei complici sottraeva la borsa della settantaduenne per poi nascondersi all’interno dell’autovettura parcheggiata poco distante. La successiva attività di perquisizione personale e veicolare consentiva di rinvenire auricolari presumibilmente utilizzati dai tre per comunicare tra loro e un rotolo di carta stagnola, verosimilmente utilizzato per schermare i telefoni sottratti alle vittime e renderli non localizzabili.

Pochi giorni prima un altro furto

La ventottenne fermata dagli operatori veniva poi riconosciuta anche quale autrice di un diverso episodio di furto perpetrato, nei giorni scorsi a Biella, ai danni di una donna di ottanta anni residente nel biellese, la quale oltre a subire il furto della propria borsa aveva patito anche il prelievo fraudolento di somme di denaro. La perquisizione personale a carico della ventottenne consentiva infatti di rinvenire somme di denaro in contanti probabilmente frutto dei prelievi fraudolenti realizzati con la carte di credito dell’ottantenne biellese.

Tradotti in carcere

Alla luce dei fatti ricostruiti, sentito il Sostituto Procuratore di turno, i tre venivano tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso e, su disposizione del Pubblico Ministero, associati presso la Casa Circondariale di Biella e Vercelli in attesa dell’udienza. Al momento sono in corso ulteriori accertamenti investigativi coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Biella.

 

Immagine di archivio

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1 Commento

1 Commento

  1. ernesto trismegisto

    27 Ottobre 2023 at 10:11

    Da sbattere fuori dai confini a calci nel CUBO !
    E se riprovano entrare, dritti nelle galere a pane e acqua come si faceva una volta !

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