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Cronaca

Biella città morta…. è successo anche questo

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Gentile direttore,

ho spesso sentito parlare di Biella città morta. Gente che si lamenta della mancanza di divertimento, attrazioni per i giovani, negozi che aprono e chiudono a tempi record, della via del passeggio dove a una certa ora vige il coprifioco, delle facce tristi e cupe dei biellesi che passeggiano senza meta. Pensavo fosse un’esagerazione. Mi sbagliavo di grosso. L’altra sera è successo un fatto che mi ha ammutolito. Ho invitato a cena una coppia di amici, c’erano i miei bambini, e i loro. In tutto cinque fanciulli di età compresa tra i 5 e i dieci anni. Stavano giocando allegramente sul terrazzo, noi stavamo cenando. A poca distanza la musica del bar Glamour. Ebbene una signora sulla quarantina, non una vecchietta di 90 anni, si è affacciata al bacone e si è messa a strillare come una cornacchia. “Capisco che siano solo le dieci – ha tuonato -ma state facendo troppo rumore”. Non era lunedì, martedì, o giovedì’, ma sabato sera. Erano, ripeto, le 10. Non le ho risposto perchè sono rimasto senza parole. I bambini stavano giocando, nessuno urlava, era sabato. Ma sono tutti pazzi a Biella? Avrei voluto chiamare i carabinieri, mi sono trattenuto. Fermiamo questi pazzi. Andando avanti in questo modo questa povera cittadina di provincia si trasformerà in una casa di riposo. Eterno.

lettera firmata

Gentile direttore,

ho spesso sentito parlare di Biella città morta. Gente che si lamenta della mancanza di divertimento, attrazioni per i giovani, negozi che aprono e chiudono a tempi record, della via del passeggio dove a una certa ora vige il coprifioco, delle facce tristi e cupe dei biellesi che passeggiano senza meta. Pensavo fosse un’esagerazione. Mi sbagliavo di grosso. L’altra sera è successo un fatto che mi ha ammutolito. Ho invitato a cena una coppia di amici, c’erano i miei bambini, e i loro. In tutto cinque fanciulli di età compresa tra i 5 e i dieci anni. Stavano giocando allegramente sul terrazzo, noi stavamo cenando. A poca distanza la musica del bar Glamour. Ebbene una signora sulla quarantina, non una vecchietta di 90 anni, si è affacciata al bacone e si è messa a strillare come una cornacchia. “Capisco che siano solo le dieci – ha tuonato -ma state facendo troppo rumore”. Non era lunedì, martedì, o giovedì’, ma sabato sera. Erano, ripeto, le 10. Non le ho risposto perchè sono rimasta senza parole. I bambini stavano giocando, nessuno urlava, era sabato. Ma sono tutti pazzi a Biella? Avrei voluto chiamare i carabinieri, mi sono trattenuto. Fermiamo questi pazzi. Andando avanti in questo modo questa povera cittadina di provincia si trasformerà in una casa di riposo, eterno.

lettera firmata

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