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Cronaca

Autista dell’Atap inseguito e picchiato

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È stato seguito fino al deposito e poi malmenato, tutto per una manovra che ha scatenato l’ira di un automobilista. Il protagonista della vicenda è Massimo Pelle, autista Atap che, lo scorso mercoledì, è stato vittima di una insensata aggressione.

È stato seguito fino al deposito e poi malmenato, tutto per una manovra che ha scatenato l’ira di un automobilista. Il protagonista della vicenda è Massimo Pelle, autista Atap che, lo scorso mercoledì, è stato vittima di una insensata aggressione.

Massimo Pelle stava manovrando l’autobus nella rotatoria di via Piave quando è stato aggredito verbalmente da un automobilista spazientito, probabilmente a causa di un errore di traiettoria. Da una parola si è passata ad un’altra fino a che l’automobilista ha seguito  il conducente dell’autobus fino al deposito. Lì c’è stata la vera e propria aggressione fisica e verbale. L’infuriato si è dileguato solo all’arrivo del personale Atap che è intervenuto in difesa del collega. Massimo Pelle, per precauzione si è recato al pronto soccorso per una visita. La colluttazione ha provocato una serie di contusioni  fortunatamente non gravi e la prognosi è  di quattro giorni. Uscito dall’ospedale Massimo Pelle ha sporto denuncia contro ignoti. Agli inquirenti ha fornito anche la targa della macchina del suo aggressore.

«Qualche episodio del genere – afferma il direttore generale Atap Sergio Bertella – nell’ultimo periodo si è verificato. Nell’ultimo anno, due o tre incidenti sono avvenuti. A volte capita di trovare persone esagitate che eccedono per un nonnulla».

«Purtroppo – afferma il presidente Atap Maurizio Barbera – questi sono i tempi che si vivono. I nostri autisti sono   bravi, corretti, educati e fanno il loro lavoro nonostante le difficoltà in cui incombono. Il mestiere dell’autista sta diventando sempre più difficile. In Italia si sente più di una notizia di fatti del genere che stanno aumentando. Noi, come azienda, ci siamo in tutti i modi in cui i dipendenti abbiano bisogno di assistenza. Di pullman ne posso comprare quanti ne voglio, ma di bravi autisti no. Spero che la persona che ha compiuto quel gesto “paghi il biglietto” per ciò che ha fatto».

Era già successo che un autista Atap venisse coinvolto in atti di violenza gratuita, come l’aggressione che ha subito Andrea Neiretti negli scorsi mesi, quando all’apertura delle porte un passeggero si è recato fino al posto del conducente e gli ha sferrato un pugno in pieno volto prima di allontanarsi.

«All’interno dell’azienda – spiega Paolo Galuppi, dipendete Atap – può succedere di incappare in situazioni del genere. Guidare nel traffico non è semplice. Il nostro mestiere sta diventando sempre più rischioso e le tutele sono poche. Bisogna cercare di tutelare la salvaguardia dell’autista da gente sempre più irrequieta».

Mario Monteleone

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