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Cronaca

Attenti alla truffa dei “falsi carabinieri”

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Il comando provinciale dell’Arma invita a contattare il 112 in caso di situazioni dubbie

Dall’attività di monitoraggio dei reati perpetrati da “sedicenti carabinieri” si è registrato, nel periodo ottobre – dicembre 2015, a livello nazionale, un sensibile aggravamento degli episodi, con particolare riferimento a quelli commessi da almeno due persone, delle quali una contatta telefonicamente la vittima, fingendosi “carabiniere” o “avvocato”, e le riferisce il coinvolgimento in problemi di giustizia o di polizia di un familiare (generalmente figlio o nipote), mentre la seconda (sempre spacciandosi per un avvocato o carabiniere) si presenta a casa per ritirare il denaro richiesto, al fine di risolvere la relativa pratica.

Nonostante nella nostra provincia non si siano ancora verificati casi del genere, si tratta comunque di un fenomeno sul quale è puntata l’attenzione dei carabinieri del comando Provinciale di Biella, che ha intensificato ulteriormente le attività preventive in atto.

“Le norme e le procedure vigenti adottate non prevedono la consegna di somme di denaro contante o di preziosi ad appartenenti alle Forze di polizia – sottolineano categoricamente dal comando provinciale di via Rosselli -, i quali, per attività di servizio, si presentano in uniforme ovvero esibiscono chiari segni distintivi, qualificandosi in modo inequivocabile.

“In caso di situazioni dubbie – è l’appello dei carabinieri -, non fate entrare nessuno in casa e contattate i numeri di emergenza, chiedendo eventuali delucidazioni o istruzioni”.

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